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La spesa in campagna con la Cia di Cuneo


La Cia di Cuneo ha promosso su tutto il territorio provinciale la formula della vendita diretta, tramite il marchio “La spesa in campagna”. Ne parliamo con il direttore provinciale della Cia, Igor Varrone.
Cosa rappresenta l’iniziativa “La spesa in campagna”?
“La formula, ovviamente con i prodotti con cui è possibile realizzarla, rappresenta per l’agricoltore un potenziale di maggior ricavo a seguito del contenimento dei costi di produzione e la contemporanea assenza di intermediari e, per il consumatore, una convenienza maggiore rispetto ai prodotti analoghi veicolati nei canali tradizionali. Con “La spesa in campagna” la Cia cuneese si è impegnata a sostenere questo tipo di filiera nella convinzione che essa, per le sue caratteristiche, risponda bene alle necessità di diversificazione e multifunzionalità dell’agricoltura e, insieme, di valorizzazione del territorio”.
Cosa intendi per “diversificazione” e per “multifunzionalità”?
“Parlo volutamente di “diversificazione economica” in quanto in tal modo si realizza un momento, certo non l’esclusivo, di superamento della posizione di subordine che l’agricoltore ha sia nei confronti dei fornitori, sia nei confronti dell’industria di trasformazione e della grande distribuzione organizzata. Per quanto riguarda il concetto di “multifunzionalità” parto dalla constatazione che, in ogni comparto agricolo, oggi più di ieri, non è più possibile basare l’attività d’impresa su un’unica vocazione, quella produttiva. Nei vari settori occorre cercare di costruire fonti di reddito complementari ed oggi, con soddisfazione, rilevo che in montagna come in pianura ed in collina sono molteplici le aziende di nostri associati che hanno dimostrato grande flessibilità, una forte dose di inventiva e notevole entusiasmo nella trasformazione e presentazione di prodotti delle loro coltivazioni e dei loro allevamenti. E non sono nemmeno pochi quelli che si fanno anche carico di nuove funzioni ( ambientali, sociali, culturali) organizzando attività che svolgono un ruolo di traino dello sviluppo del territorio rurale”.
Quale, a tuo avviso, l’aspetto più positivo che emerge dalla “ spesa in campagna”?
“Per restare ad un solo aspetto evidenzio che con tale formula si riesce ad assicurare più trasparenza sulle dinamiche che portano alla formazione del prezzo (ed in particolare si apprende quale sia l’autentico prezzo pagato alla produzione) ed il primo a rilevarlo è proprio l’acquirente-consumatore. Quando si comperano prodotti provenienti da filiere con numerosi intermediari è praticamente impossibile, invece, conoscere il percorso del costo del prodotto e, sovente, si colpevolizza ingiustamente il produttore”.
Come intende operare la Cia di Cuneo per diffondere sempre di più l’iniziativa della “spesa in campagna”?
“Stiamo realizzando un programma di lavoro che si finalizza al conseguimento di tre obiettivi: fornitura di professionalità all’imprenditore agricolo, coinvolgimento di enti ed istituzioni, valorizzazione del nuovo canale di vendita anche via on line. Gli agricoltori interessati alla “spesa in campagna”, si preparano a svolgere, o hanno incominciato a farlo, nuove mansioni che richiedono competenze da essi solo episodicamente sperimentate prima. Di qui il nostro impegno a far acquisire loro una specifica professionalità con incontri tecnici su “strategie di marketing”, pianificazione della produzione, programmazione economico-gestionale”.