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La Regione Piemonte concede un’indennità di 24 euro per ogni pianta tartufigena, un patrimonio da tutelare


I tecnici del Settore Foreste della Regione Piemonte, su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, hanno approvato una prima tranche di domande per ottenere l’indennità con l’obiettivo di conservare il patrimonio tartufigeno piemontese.

Per ogni pianta, riconosciuta dalle Commissioni comunali Agricoltura, c’erano a disposizione 24 euro, per un importo complessivo stanziato di 480.000 euro. Potevano fare richiesta i proprietari, i possessori o le associazioni di raccoglitori che conducono i terreni, sotto i quali si sviluppa il prezioso e prelibato tubero bianco. “Difendere le piante tartufigene e  mantenere l’habitat naturale – sottolinea l’assessore Valmaggia, che ha la delega alla tartuficoltura – è fondamentale per salvaguardare la produzione del prezioso tartufo bianco d’Alba. Questi, a differenza del tartufo nero, non è  riproducibile in vivaio: quindi, è fondamentale mantenere l’ambiente naturale nel quale si sviluppa. Per questo, nel piano di attività annuale che viene predisposto  dalla Regione e condiviso nella Consulta regionale del tartufo, una parte significativa delle risorse  è destinata alla conservazione del patrimonio naturale delle piante tartufigene”.

Sono stati 1.120 i tartuficoltori che hanno presentato la domanda: 193 da tartuficoltori della provincia di Alessandria; 509 della provincia di Asti; 338 di quella di Cuneo e 80 dell’area Torinese. I tecnici ne hanno dichiarate ammissibili, perché rispondevano alle disposizioni attuative previste, 1051: Alessandria, 181; Asti, 485; Cuneo, 312; Torino, 73. Corrispondenti a 14.337 piante: 2.245 in provincia di Alessandria; 4.321 in provincia di Asti; 6.456 in quella di Cuneo e 1.315 nel Torinese. La prima tranche approvata, ha visto soddisfare 821 richieste: 132 della provincia di Alessandria; 416 di quella di Asti; 227 della provincia di Cuneo e 46 del Torinese.  Corrispondenti a 11.350 piante: Alessandria, 1.749; Asti, 3.751; Cuneo, 5.224; Torino, 626. Le rimanenti 230 domande (Alessandria, 49; Asti, 69; Cuneo, 85; Torino, 27) sono ancora in fase di istruttoria per la carenza di documentazione presentata.

“Si tratta – conclude Valmaggia –  di risorse di piccola entità, che però consentono a quanto operano nel settore di avere un riconoscimento per il loro importante lavoro. Il tartufo è l’ambasciatore nel mondo delle nostre terre e la sua promozione vuol dire anche promozione del territorio dal punto di vista paesaggistico. Un grande patrimonio e una grande opportunità. La provincia di Cuneo, per numero di piante, si conferma leader del Piemonte”.

Tutti i beneficiari della prima tranche di indennità  sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione e si possono scaricare collegandosi al link http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/05/attach/dda1800004360_1040.pdf