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La nuova Pac premi il lavoro e non la rendita


Coldiretti Piemonte in piena sintonia con quanto denunciato nei giorni scorsi dal presidente Sergio Marini in relazione alla nuova Pac, che non valorizza chi vive e lavora in agricoltura e favorisce il permanere delle rendite fondiarie, chiede ai rappresentanti politici regionali di intervenire energicamente nella Conferenza Stato-Regioni, affinché si ponga fine ad una situazione deleteria per il futuro dell’agricoltura.
Dicono Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Piemonte: “In questi anni di dibattito su come impostare la futura Pac, abbiamo assistito al balletto delle cifre. Abbiamo però la conferma che le risorse della Pac (Politica Agricola Comunitaria) dei prossimi anni, sono inferiori al passato. Tenuto conto di tali riduzioni, Coldiretti insiste che i beneficiari debbono essere prioritariamente gli agricoltori attivi, vale a dire quanti vivono di agricoltura e producono generi agroalimentari”.
Coldiretti chiede alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che venga data agli Stati membri la possibilità di stabilire i criteri, affinché non siano concessi pagamenti ad una persona fisica o giuridica, le cui attività agricole non rappresentano una parte predominante dell’insieme delle sue attività economiche.
Concludono Moncalvo e Rivarossa: “Unico segnale positivo arriva dagli emendamenti che apportano taluni miglioramenti per i giovani, il greening, il sostegno alla filiera corta e la richiesta di introdurre un tetto per gli aiuti, come più volte auspicato dalla nostra Organizzazione. Sollecitiamo le forze politiche affinché gli emendamenti proposti siano accolti dalla Commissione Europea”.