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La nuova Pac aiuti la viticoltura dei “sorì”


L’Assessorato regionale all’Agricoltura si rivolge alla Comunità Europea affinché venga riconosciuta la viticoltura in forte pendenza, garantendo il doveroso sostegno mediante strumenti specifici nella nuova riforma della Politica Agricola Comune.
In Piemonte si è evoluta negli anni una viticoltura sviluppata in territori contraddistinti da pendenze uguali o superiori al 30% (in piemontese denominati “sorì”): i metodi di coltivazione richiedono una maggior quantità di ore di lavoro rispetto alle vigne di pianura, rilevanti difficoltà per la quasi impossibilità di utilizzare forme di meccanizzazione, ma la maggior esposizione al sole e le selezionate cultivar viticole quasi esclusivamente presenti in tali vitigni scoscesi, portano alla produzione di vini di altissima qualità.
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, mediante delibera di Giunta, richiede dunque agli organismi istituzionali comunitari e ai relatori della Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo sul Sostegno allo Sviluppo Rurale del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, l’inserimento di uno specifico sostegno a beneficio della viticoltura in forte pendenza (superiore o uguale al 30%), riconoscendo in questo modo a tali agricoltori la preziosa azione di prevenzione di eventi naturali quali l’erosione o la mancata regimazione delle acque superficiali, sancendo l’importante ruolo di conservazione del patrimonio paesaggistico tenuto da tali colture nonché garantendo la salvaguardia delle Dop che insistono quasi esclusivamente su territori viticoli caratterizzati dalla forte pendenza.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, ha fortemente voluto un provvedimento che porti al riconoscimento nella nuova Pac di tale tipologia di viticoltura: l’obiettivo finale è quello di procedere per superare il gap che ancora oggi esiste tra i costi produttivi sostenuti in pianura e quelli in areali impervi. La Regione Piemonte dunque si rivolge alla Comunità Europea per sollecitare con decisione l’intervento attraverso misure specifiche riconducibili al Programma di Sviluppo Rurale.
L’Assessorato proseguirà nel perseguimento dell’obiettivo coinvolgendo attivamente il Tavolo Vitivinicolo Regionale istituito nel dicembre 2011.