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La Commissione europea boccia l’ipotesi di etichetta nutrizionale per il vino, manca l’accordo


La Commissione europea ha, di fatto, bocciato l’ipotesi di etichetta nutrizionale delle bevande alcoliche proposta dall’industria del settore. Contro la proposta, un recente parere dei servizi giuridici della Commissione e il giudizio del Commissario competente Vytenis Andriukaitis, che la definisce ‘incoerente’.

La Commissione europea nel marzo 2017 aveva chiesto ai produttori di bevande alcoliche, vini compresi, di trovare un accordo su un’etichetta nutrizionale, avvertendo che senza risultati entro un anno la Commissione avrebbe varato un regolamento specifico.

Coldiretti aveva sottolineato come l’obiettivo comune dovesse essere quello di fornire informazioni corrette senza però che caricare le imprese agricole di adempimenti burocratici difficili da sostenere, considerata la grande varietà delle produzioni Made in Italy.

La stessa “voglia di trasparenza” dovrebbe essere garantita anche su altri aspetti del settore vitivinicolo che oggi danneggiano i produttori italiani e i consumatori di tutto il mondo, dalla possibilità consentita dall’Unione Europea ai paesi del Nord Europa di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero, pratica vietata nel nostro Paese, a quella di permettere la vendita di pseudo vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua.

 

(Fonte: Coldiretti)