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La Cia di Cuneo ricorda Valentina Masante


Un anno fa, esattamente il 5 gennaio, ci lasciava improvvisamente Valentina Masante, il direttore che da un decennio guidava con successo la Cia di Cuneo.
Valentina è stata la prima donna a ricoprire quel ruolo che, nella quasi totalità delle organizzazioni agricole italiane, è appannaggio di soli uomini, incarico che lei ha svolto egregiamente, con la stima e l’apprezzamento anche di chi non stava dalla sua parte.
Decisa e battagliera Valentina non aveva solo il ruolo ma ha anche il temperamento del leader, portando avanti nelle sedi provinciali, regionali e nazionali le istanze dei viticoltori, degli allevatori, dei coltivatori non risparmiandosi mai nell’impegno per la promozione del mondo agricolo nelle rappresentanze politiche ed istituzionali e nella partecipazione alle manifestazioni di piazza.
Una donna coraggiosa che aveva progettato la sua vita lavorativa esclusivamente nell’interesse della gente dei campi. Valentina possedeva capacità dialettiche unite alla verve di chi svolge il lavoro per passione, senza distinguere giorni feriali o festivi, giornate intere fino a tarda notte, incontri in cascine, in piazze, in assemblee pubbliche, a mangiare kilometri di asfalto in provincia e fuori. Era una donna intelligente, coerentissima e colta. Orgogliosa di essere langarola, aveva il privilegio di una sincera amicizia con Giorgio Bocca, con il quale andava molto d’accordo ( cosa non facile, come testimonia chi lo ha conosciuto bene) forse per l’affinità di temperamento: tranciante, testardo, forse poco “simpatico” e incapace di mediazioni.
Valentina anche “donna di Langa”. Se ci fosse una enciclopedia della “donna di Langa”, utile a delinearne la figura, la personalità e la posizione all’interno della società, non potrebbe che riprendere i tanti aggettivi che i cantori di Langa ( Pavese, Fenoglio e Lajolo) hanno attribuito alla donna e tutti nella giusta misura si adattano alla figura di Valentina: autoritaria, lavoratrice, parsimoniosa, misteriosa, scapigliata, indipendente, intelligente, furba, imperativa, inquietante, severa, libera, immaginifica.
Una donna Valentina che, per queste doti, si era erta a livello di comando, dall’alto di una saggezza tipica della zona che tutti le hanno riconosciuto, refrattaria alle convenzioni sociali ed al pettegolezzo. Una donna forte non disponibile a facili compromessi, tanto che anche quel 5 gennaio di un anno fa, di sicuro non ha voluto negoziare per la vita con la morte.
Per questo resterà sempre nella piccola-grande storia della Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Cuneo, del Piemonte e d’Italia, così come resterà sempre nei nostri cuori.

(nella foto: Valentina Masante)