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La Camera di Commercio di Cuneo avvia la rilevazione dei prezzi delle uve da vino Doc e Docg


A distanza di alcuni giorni dalla conferenza stampa svoltasi a Roma, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, in cui il ministro Centinaio ha commentato le previsioni vendemmiali, sottolineando che “l’attuale quadro della vendemmia 2018 presenta una tendenza produttiva che fa ben sperare per l’intero comparto del vino”, la Camera di commercio di Cuneo ricorda agli operatori della filiera quanto illustrato nella comunicazione personalizzata, inviata lo scorso mese di agosto.

L’attività di rilevazione svolta dall’Ente camerale si innesta nel quadro nazionale, le cui regole sono stabilite di concerto con l’ISTAT e disciplinate da specifiche normative, per garantire, con rigore statistico, evidenza e trasparenza ai prezzi che le parti, nella libera contrattazione di mercato, avranno stabilito e indicato nei documenti contrattuali.

Le modalità di rilevazione quest’anno prevedono la possibilità di inviare, oltre a copia dei contratti o delle relative fatture, anche le dichiarazioni sostitutive di atto notorio, comunemente indicate come “autocertificazioni”. Questa possibilità risponde alle leggi in materia di semplificazione amministrativa, che obbligano le Pubbliche Amministrazioni ad accettarle, controllandone la veridicità secondo regole prestabilite. L’ufficialità di tali “autocertificazioni” è tale che il legislatore ha introdotto possibili  sanzioni. Nell’operazione di rilevazione dei prezzi delle uve da vino DOC e DOCG è evidente la semplificazione che la Giunta ha inteso portare agli operatori della filiera vitivinicola. Questi, infatti, anziché trasmettere agli uffici camerali copia di tutta la documentazione, potranno semplicemente riassumerne i dati essenziali (data e numero di ciascun documento, contraente, quantità compravenduta, tipologia di uva da vino a denominazione e prezzo) in un’unica dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

L’indagine statistica in corso coinvolge tutti gli operatori della filiera vitivinicola iscritti a registro imprese, sui quali grava pertanto l’obbligo di risposta.

I dati e i documenti ricevuti consentiranno alla Camera di commercio, in accordo con l’ISTAT e con criteri statistici trasparenti, di determinare la media dei prezzi che le imprese avranno stabilito.

In futuro, a seguito della rilevazione sulla totalità delle imprese della filiera, l’Ente camerale potrà estrapolarne un campione rappresentativo, al pari di quanto accade per gli altri prodotti caratteristici del territorio, quali a titolo esemplificativo le prestigiosa nocciola Piemonte IGP, da coinvolgere nelle operazioni di rilevazione statistica annuale.

La fattiva collaborazione di tutte le imprese della filiera vitivinicola assume oggi, in occasione della revisione quinquennale del Paniere da parte dell’ISTAT, particolare rilevanza per garantire che le uve da vino DOC e DOCG, così rappresentative di un territorio altamente vocato in campo enoico, possano a pieno titolo comparire nel quadro economico dei sistemi locali produttivi, anche al fine della determinazione e della programmazione delle politiche agricole comunitarie.

La documentazione dovrà essere trasmessa all’ufficio Statistica (statistica@cn.camcom.it) tramite posta elettronica o consegnata presso le sedi camerali (Cuneo – Via Emanuele Filiberto 3, Alba – P.za Prunotto Urbano 9/a, Saluzzo – Via Fiume n. 9, Mondovì – Via Quadrone n. 1), sapendo che tutti i dati trasmessi sono tutelati dal segreto statistico.

Per informazioni: ufficio Statistica (mail statistica@cn.camcom.it, tel. 0171.318772-742).