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La burocrazia stringe il cappio alle cantine


Le recenti innovazioni sui documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli introdotte dall’Unione Europea in vigore dal primo gennaio, appesantiscono il già grave carico burocratico nei confronti delle imprese vitivinicole contribuendo ad inutili perdite di tempo e quindi aggiungendo ulteriori costi di gestione.
Questa la posizione di Coldiretti all’indomani dell’entrata in vigore del codice della denominazione del registro europeo (e-Bacchaus) che ha chiesto ed ottenuto, a livello nazionale, un incontro con il Ministero per discutere delle problematiche connesse con l’entrata in vigore degli onerosi ed inutili adempimenti relativi ai documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli.
Conclusioni? Il Mipaaf stesso, ritenendo più che fondate le richieste di Coldiretti, si è impegnato a formalizzare all’Unione Europea un urgente chiarimento in merito a questo inutile adempimento.
Dicono Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa ”Questo episodio rappresenta l’ennesimo fardello legato all’obbligo per le imprese di dover compilare carta per indicare dati che nulla aggiungono alla sicurezza per il consumatore e nulla offrono in termini di valorizzazione del vino. Si rischia così di soffocare le numerose imprese, piccole e medie del settore vitivinicolo, leader del made in Italy e fiore all’occhiello della nostra economia.”
E concludono ”Peccato, perché i segni positivi che arrivano dai mercati esteri (i primi 9 mesi del 2012 danno un più 7,5% rispetto l’anno prima) sono un incoraggiamento a “tenere duro” per superare la crisi economica generale in cui versa il Paese. “
Non è la prima volta che Coldiretti interviene energicamente per combattere la troppa burocrazia nel comparto vitivinicolo. Dopo le note proteste degli anni scorsi e le concrete proposte per la riduzione della carta inutile, ha ottenuto l’attenzione sia a livello nazionale che regionale. A Roma e Torino si sono infatti costituiti ed hanno iniziato ad operare tavoli di lavoro per la “semplificazione”. Le aspettative tuttavia sono rimaste troppo a lungo tali e la recentissima problematica dei documenti di trasporto è la goccia che fa traboccare il vaso.
Aggiunge Roberto Cabiale membro di giunta con delega al settore vitivinicolo “La richiesta di integrare tutti i documenti di trasporto, per ogni tipo di vendita, sia allo stato sfuso che confezionato, addirittura anche quando destinato al consumatore finale, con il codice della denominazione del registro europeo (e-Bacchus), e altri dati inutili al consumatore e alla pubblica amministrazione aggiunge solo una inutile sequela di dati non utili a nessuno.
Occorre invece tutelare il vino dalle numerose vicende di plagio o taroccature – che Coldiretti ha ripetutamente scovato e comunicato continuando così una vera azione utile alle imprese e ai consumatori.
Chiediamo quindi alle istituzioni competenti di intervenire energicamente nei confronti dell’Unione Europea per evitare l’adozione della inutile norma ed in attesa degli indispensabili chiarimenti la sospensione dell’applicazione della nuova disposizione per evitare inutili e costosi balzelli burocratici.”