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La Borsa di novembre dei prezzi agricoli


Novembre con segno positivo per i prezzi all’origine. Le nuove rilevazioni Ismea relative al mese scorso indicano un aumento generale del 6,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. A determinare l’incremento sono soprattutto le coltivazioni (+13,3 per cento).
I cereali, in particolare, guadagnano il 18 per cento, ma ancora meglio fanno i vini, con i prezzi risaliti del 34 per cento, e le sementi e colture industriali (+30,1 per cento). Aumentano anche i prezzi di frutta (+10,8 per cento) e olio d’oliva (+10,2 per cento), mentre segnano una battuta d’arresto gli ortaggi, che perdono l’1,6 per cento, Crollano, invece, le quotazioni del tabacco (-11,5 per cento).
Al buon risultato delle coltivazioni si contrappone il calo dei prodotto zootecnici, i cui prezzi perdono, seppur di poco (-0,8 per cento), nel confronto con lo scorso anno. A determinare il segno negativo è il latte, con le quotazioni in calo dell’8,5 per cento, assieme ai volatili domestici (-2 per cento). Boom, invece, per le uova (+33,2 per cento), ma guadagnano anche suini (+5,4 per cento), bovini e bufalini (+3 per cento), animali vini (+2,8 per cento), ovini e caprini (+1,6 per cento).
Purtroppo, nonostante i segnali positivi sul fronte dei prezzi, continua a pesare sulle tasche degli agricoltori italiani il continuo aumento dei costi. Anche l’ultima rilevazione in merito, relativa al mese di settembre, indica un incremento del 3,7 per cento, l’ennesimo di una serie ormai interminabile.