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Incentivare il biometano un decreto che piace


Soddisfazione di Confagricoltura per la firma da parte dei ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e delle Politiche agricole del decreto per l’incentivazione del biometano: unica fonte rinnovabile che può essere utilizzata per produrre energia elettrica, in cogenerazione ad alto rendimento, energia termica, oltre che biocarburante per l’autotrazione.
Con l’emanazione del decreto sul biometano si perfeziona il quadro normativo delineato dal decreto legislativo 28/2011 sui regimi di sostegno alle energie rinnovabili, tra cui i biocarburanti, dando così maggiore possibilità all’Italia di raggiungere nel 2020 gli obiettivi europei in materia di trasporti.
Confagricoltura ricorda che il biometano rappresenta la fonte di energia rinnovabile più promettente per il nostro Paese, la quale diventa oggi una concreta opportunità di sviluppo per il settore agricolo e, in particolare, per la zootecnia e per le aree agricole poco valorizzate dal punto di vista produttivo. Infatti, il biometano consente di utilizzare biomasse agricole di scarso valore economico, come gli effluenti zootecnici, nonché i sottoprodotti agricoli e agroindustriali e le colture non alimentari o di secondo raccolto. Si tratta di un biocarburante il cui elevato valore ambientale è riconosciuto dal nuovo sistema di incentivazione attraverso l’attribuzione del doppio certificato di immissione.
In relazione poi all’attuale congiuntura economica, è strategica la possibilità di sviluppare una rete di distribuzione di biometano nelle aree rurali, in prossimità degli impianti di produzione, e di puntare ad una riconversione a biometano del parco macchine agricole che oggi utilizza gasolio. Come pure è importante la possibilità per le aziende agricole di cumulare gli incentivi sul biometano con altri incentivi pubblici nella misura massima del 40%, in previsione delle nuove opportunità di finanziamento che potranno derivare dalla prossima programmazione dello sviluppo rurale.