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In Piemonte prosegue il confronto sul nuovo Psr


Giovedì 20 febbraio 2014, si è tenuto presso il centro Incontri della Regione Piemonte il secondo momento di incontro con il partenariato: oggetto del confronto il dibattito sul Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.
L’appuntamento, sviluppatosi lungo tutto l’arco della giornata, rappresenta il naturale proseguimento di un percorso logico avviato ad inizio mese, il 6 febbraio 2014, quando si tenne la presentazione della “Proposta di analisi del contesto, swot e individuazione dei fabbisogni” inerenti la realtà agricola regionale.
Se nel corso della precedente assemblea il dibattito si era focalizzato su fabbisogni, situazioni critiche, punti di forza, debolezze e opportunità del comparto rurale piemontese, dunque su un’analisi dello stato di salute dell’agricoltura nostrana, ora l’attenzione si è spostata sulla necessità di individuare in modo maggiormente puntuale le strategie da attuare all’interno della nuova programmazione 2014/2020: ambiti di intervento prioritari, suddivisione per focus area, potenziali misure, ipotetiche allocazioni finanziarie per comparti.
Una discussione per il momento nel suo stadio iniziale, corredata di ipotesi ancora generiche e dal valore indicativo.
Alla presenza dell’assessore all’Agricoltura e Foreste, Caccia e Pesca Claudio Sacchetto e dell’assessore ai Parchi, Aree protette, Economia montana Gianluca Vignale, sono state elaborate a tal proposito possibili bozze di proposte, ipotesi indicative, indirizzi sommari per poter avviare un dibattito e recepire osservazioni e riflessioni da parte dei soggetti costituenti il partenariato.
L’incontro ha permesso di procedere di un ulteriore passo nella fase operativa che porterà alla stesura del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020: le ipotesi elaborate e presentate al partenariato saranno oggetto di ragionamenti e suggerimenti da parte di tutte le parti coinvolte.
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE CLAUDIO SACCHETTO
“Si entra nel vivo dell’attività – osserva Sacchetto -: individuate priorità, problematiche e punti di forza, oggi si è passati ad elaborare bozze indicative in merito alle possibili strategie da intraprendere. Nessuna decisione definitiva, in una partita delicata come la stesura del Psr è importante ragionare con coscienza prendendo in considerazione le riflessioni degli attori coinvolti.
Il lavoro di confronto che si sta sviluppando è molto positivo, dopo gli anni passati a mettere pezze su un Psr nato male fin dall’inizio, è stimolante operare per creare uno strumento davvero efficace a fianco degli agricoltori.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’impegno per una programmazione che riconosca maggiore peso alle aziende agricole, alla competitività e all’aspetto ambientale è un obiettivo che ci siamo prefissati con entusiasmo e responsabilità, pronti ad arrivare fino in fondo”.