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Imu e Tasi, occhio a scadenze e modalità


Il prossimo 16 dicembre scadrà il termine per il versamento del saldo delle imposte IMU e TASI. Entrambe sono imposte che colpiscono i beni immobili, ma presentano, tra di esse, alcune differenze.

Innanzitutto, l’IMU colpisce i fabbricati e, in molti casi, anche i terreni. La TASI, invece, colpisce esclusivamente i fabbricati.
Dal 2016, la grossa novità è rappresentata dal fatto che l’abitazione principale, oltre ad essere esente IMU, come lo era già in passato, lo è anche ai fini TASI, pertanto su di essa non occorre versare imposta (ad eccezione delle prime case classificate catastalmente nelle categorie A/1, A/8 e A/9, per le quali l’imposta è dovuta).

Per quanto concerne i terreni agricoli, essi non scontano IMU se dislocati in zona montana oppure se posseduti e condotti da coltivatori diretti o IAP.
IMU e TASI vengono pagate dai contribuenti in due rate: una di acconto a giugno ed una di saldo a dicembre.

Le aliquote IMU e TASI possono essere stabilite dai Comuni entro certi limiti e variate ogni anno. Il 28 ottobre scorso è scaduto il termine, per i Comuni, per la pubblicazione sul sito del Ministero delle Finanze delle delibere di aggiornamento e di eventuale variazione delle aliquote e delle detrazioni. Di conseguenza, essendo scaduto soltanto ad ottobre scorso il termine per variare le aliquote del 2016, è possibile che il versamento del saldo IMU e TASI possa essere di importo diverso rispetto all’acconto già pagato a giugno.

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)