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Imu, adesso basta “Si abbassino le aliquote”


“L’agricoltura ha pagato più del dovuto per l’Imu sui terreni e l’eccedenza di gettito comporta la riduzione dell’aliquota della seconda rata, come concordato con il Governo e previsto dalla legge”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel chiedere l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 13, comma 8, del Dl “salva Italia”, provvedendo, sulla base dell’andamento del gettito derivante dal pagamento della prima rata dell’Imu, alla modifica dell’aliquota da applicare ai fabbricati strumentali agricoli e ai terreni, in modo da garantire che il gettito complessivo non superi per l’anno 2012 l’ammontare previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
I dati relativi al gettito forniti dallo stesso dicastero evidenziano, infatti, come il contributo versato dal mondo agricolo superi in larga misura le stime effettuate. A fronte della previsione di entrate per 407 milioni di euro, il dato a consuntivo, che tiene conto dell’ Imu versata in acconto a giugno, si attesterà a 534 milioni di euro.
Particolarmente gravoso il prelievo sui terreni agricoli, che comporta un maggior gettito per l’anno 2012 pari a circa 130 milioni di euro, equamente ripartito fra Erario e Comuni. Il maggior gettito deriva, peraltro, dall’applicazione della sola aliquota base dello 0,76 % prevista dall’art. 13 del D. L. n. 201/2012, a cui si andrà ad aggiungere, in sede di versamento del saldo, l’aumento delle aliquote stabilte dai comuni, fino allo 0,3 per cento (che corrisponde ad un ulteriore aggravio di circa il 50%), che la gran parte degli enti locali ha già deliberato, con effetti insostenibili per una categoria per la quale il terreno rappresenta un valore produttivo.
Per invitare il Governo al rispetto di quanto stabilito nel “salva Italia”, il presidente di Coldiretti, assieme alle altre organizzazioni, ha inviato una lettera al Premier e al Ministro dell’Economia e Finanze, Grilli.
“Con senso di responsabilità – si legge nella missiva – il mondo agricolo ha accettato questo ulteriore onere, nella consapevolezza di doverlo fare per il bene del Paese ed è con questo spirito che ha contribuito al pari di tutti gli altri cittadini al pagamento dell’Ima sugli immobili ad uso abitativo ed ha assunto l’impegno di versare l’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali in misura pari all’ammontare stimato dal Dipartimento delle Entrate per conto del ministero dell’Economia e delle Finanze.
In virtù di questo impegno ed al fine di assicurare al mondo agricolo la certezza di un prelievo Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali strumentali non eccedente a quello stimato, è stata inserita una clausola di salvaguardia, quale atto di indirizzo politico ed espressione di garanzia assoluta in uno Stato di diritto. Chiediamo adesso che il Governo mantenga i suoi impegni ed emani il provvedimento di modifica dell’aliquota”.