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Immobili rurali al Catasto un caso che sa di beffa


“Malgrado le forti pressioni esercitate dalla Confagricoltura sia a livello centrale che locale, ad oggi non si intravedono segnali circa una possibile proroga del termine ultimo per l’accatastamento dei fabbricati rurali, previsto il 30 novembre prossimo”.
Usa parole di rammarico Roberto Abellonio, direttore provinciale dell’associazione agricola, per commentare l’avvicinarsi della scadenza per le aziende agricole. “Siamo di fronte all’ennesima incombenza che va a pesare sulle spalle del settore – prosegue il direttore -, un costo che tra l’altro servirà per pagare il saldo dell’Imu, andando a completare così un quadro che sa di beffa per l’agricoltura”.
È utile ricordare, infatti, che con la manovra “Salva Italia” è stato introdotto l’obbligo di iscrivere tutti i fabbricati rurali al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012, per poter espletare il pagamento dell’Imu entro il 17 dicembre. Si tratta dei fabbricati presenti fino ad oggi nel catasto terreni con la dicitura “FR” (fabbricati rurali), ma anche di edifici mai inseriti in mappa, che ora devono essere accatastati previa verifica della regolarità sul piano edilizio.
“In molti casi – riprende ancora Abellonio – ci troveremo ad accatastare fabbricati vetusti, dove è più elevato il costo di questa operazione che il valore effettivo dell’immobile. Non vorremmo assistere, come sta già accadendo in alcune zone, ad abbattimenti di fabbricati di una certa valenza storica e paesaggistica”.
Detto questo l’associazione agricola precisa tuttavia che l’accatastamento deve essere effettuato da un tecnico (geometra, architetto, perito agrario o agronomo), che dovrà verificare anzitutto la correttezza dell’inserimento in mappa e quindi iscrivere il fabbricato al catasto edilizio urbano con la procedura DOCFA. Le abitazioni vanno normalmente iscritte nella categoria A (A/2 abitazioni di tipo civile, A/3 abitazioni di tipo economico, A/6 abitazioni di tipo rurale, ecc..). Gli edifici strumentali (magazzini, ricoveri attrezzi, stalle, concimaie, serre fisse, ecc…) e gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (impianti fotovoltaici e per la produzione di biogas) vanno iscritti nella categoria D/10 (Fabbricati per funzioni produttive connesse all’attività agricola).
Considerato l’avvicinarsi della scadenza per l’accatastamento degli “FR” la Confagricoltura di Cuneo invita tutte le aziende interessate dall’obbligo di incaricare quanto prima un tecnico di fiducia, affinché proceda all’accatastamento.