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Il bus a biometano agricolo a Torino, 13 – 16 ottobre


“A spasso con l’autobus alimentato a biometano piemontese” grazie al progetto pilota che ha coinvolto l’impianto a biogas agricolo di Ozegna del gruppo EGEA (Multi utility specializzata in servizi energetici e ambientali) associato FIPER, Fiat Chrysler Automobiles (leader in Europa nel mercato delle vetture e veicoli leggeri a metano), CNH Industrial (leader globale nel trasporto sostenibile).
Il risultato del progetto sarà sotto i riflettori del terzo forum mondiale sullo sviluppo economico locale che si terrà a Torino dal 13 al 16 ottobre.
Infatti, CNH Industrial attraverso il suo brand Iveco Bus metterà a disposizione per il trasporto delle delegazioni che parteciperanno al Forum una flotta di minibus con motori ecologici a gas naturale che potranno essere alimentati con il biometano prodotto da reflui zootecnici dell’impianto di Ozegna.
Lo stesso farà FCA, che conferma l’impegno per la mobilità sostenibile fornendo una 500L, un Doblò Panorama e un Doblò Cargo a gas naturale per essere utilizzati dalle delegazioni presenti al Forum. Anche questi veicoli potranno essere alimentati a biometano.
Il biometano ha un bilancio di CO2 – dalla fonte fino all’utilizzo del combustibile – che lo colloca al vertice delle fonti energetiche attuali nell’industria automotive, rendendo un veicolo alimentato a biometano comparabile (in termini di emissioni di CO2 globali) a un veicolo elettrico alimentato con energia prodotta da fonti rinnovabili.
Commenta a riguardo Federica Galleano, imprenditrice agricola dell’azienda Cascina Bella di Bressana Bottarone (PV), nonché vice presidente FIPER: ”Il progetto pilota di Ozegna dimostra che dal punto di vista tecnico il revamping di un impianto di biogas agricolo permette la produzione di un biometano di qualità per veicoli leggeri e autobus già presenti sul mercato. La presenza capillare di migliaia di impianti a biogas sul territorio, soprattutto in area rurale è un punto di forza per la rete di distribuzione. Tuttavia, per favorire la produzione di biometano da parte degli impianti a biogas esistenti occorre una incentivazione che permetta realmente agli imprenditori agricoli di investire nell’upgrading, altrimenti il rischio è di perdere questo enorme potenziale”.