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Il 10 maggio a Manta la ricerca Creso sulle mele


In questi giorni la frutticoltura cuneese ha raggiunto un traguardo importante con l’ottenimento del marchio IGP mela rossa Cuneo. Tra le varietà che possono fregiarsi del marchio IGP ci sono quelle del gruppo Red Delicious, che rappresenta un’eccellenza della produzione melicola piemontese e che ottiene riconoscimenti nell’export in paesi extra UE.
Uno dei colli di bottiglia del processo produttivo del gruppo Red Delicous è la sensibilità al riscaldo superficiale nei processi post-raccolta, fisiopatia che – con gli imbrunimenti della buccia – deprezza i frutti proprio nel loro punto di forza.
Il Progetto AGER – qualità della mela ha studiato il fenomeno sotto diverse angolature, mettendo insieme le competenze di fisiologi, biologi molecolari e tecnologi.
Alla fine del secondo ciclo di sperimentazione, la ricerca si può già tradurre in indicazioni operative: finestra di raccolta nell’ambito dei parametri oggettivi individuati dal Progetto, conservazione in AD – atmosfera dinamica in combinazione con 1-MCP (Smart Fresh), molecola che agisce sui recettori dell’etilene presenti sull’epidermide dei frutti, andando a migliorare e prolungare la shelf life nella fase finale di distribuzione al consumo.
I risultati saranno presentati il prossimo 10 maggio a Manta, presso il Creso – Centro ricerca per la frutticoltura.
L’incontro divulgativo “Metodi e tecniche di prevenzione del riscaldo superficiale delle mele – recenti acquisizioni ottenute dal progetto AGER – Qualità della mela” è rivolto agli operatori del settore, in particolare ai tecnici di filiera, alle cui mani è affidato il controllo e la valorizzazione della qualità tra la raccolta e il punto vendita.
All’evento di disseminazione parteciperanno i ricercatori delle Istituzioni Scientifiche impegnate nel Progetto AGER che si sono occupate della qualità nei processi post-raccolta: Università di Bologna, Fondazione Edmund Mach di Trento e il Creso, oltre ai ricercatori della società farmaceutica che ha messo a punto la molecola più promettente per la prevenzione della fisiopatia.

COS’E’ IL PROGETTO AGER
AGROALIMENTARE E RICERCA

AGER – “Agroalimentare e Ricerca” è il primo progetto di collaborazione tra Fondazioni finalizzato allo sviluppo del settore agroalimentare, attraverso il sostegno ad attività di ricerca scientifica. L’iniziativa vede coinvolte 13 Fondazioni distribuite su gran parte del territorio italiano.
AGER mira a realizzare progetti condivisi, di carattere fortemente multidisciplinare, promuovendo la collaborazione tra Università, Centri di ricerca pubblici e privati e operatori del settore. L’obiettivo finale è quello di contribuire al miglioramento dei processi produttivi e allo sviluppo di tecnologie, così da rafforzare la competitività del prodotto agroalimentare italiano, rispondere alla domanda crescente di prodotti di alta qualità, coniugare rese elevate e rispetto dell’ambiente (sostenibilità) e garantire la tracciabilità di filiera.
AGER, avviato nel 2008, nel corso di questi anni ha messo a punto strumenti e strategie che, attraverso un iter di valutazione teso a garantire terzietà e pluralità di giudizio, hanno portato ad oggi all’assegnazione di oltre 25 milioni di euro a favore di enti che, organizzati in partenariati, svolgono attività di ricerca scientifica nell’ambito dei seguenti comparti agroalimentari: ortofrutta, cereali, viticoltura e zootecnia.

PROGRAMMA

9,00
Introduzione lavori

9,15
Fisiopatie post-raccolta del melo: risultati dell’impiego dell’1-MCP nell’esperienza dei Centri di condizionamento in Piemonte
Graziano Vittone, Luca Giordani, Alessio Pavarino – Creso
Risultati delle ricerche sui rapporti fra il riscaldo superficiale e l’epoca di maturazione e impiego di Smart Fresh: modelling e strumenti predittivi della fisiopatia sviluppati dal Progetto AGER
Guglielmo Costa, Brian Farneti, Barbara Novak, Elisa Bonora, Massimo Noferini – DipSA, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Utilizzo della tecnologia SmartFresh in combinazione con nuove tipologie di regimi gassosi (sistemi LOS)
Flavia Succi, Hubert Wieser – Agrofresh
Moderne tecnologie “OMICHE” per studiare l’effetto dell’1-MCP sulla maturazione climaterica delle mela
Fabrizio Costa, Brian Farneti – Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige

11,30
Discussione e conclusione lavori