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Grano, affrontare la crisi  coltivando la qualità


“Non semineremo più il grano“, lo slogan provocatorio della campagna manifesti in atto su tutta la provincia di Alessandria, si trasforma in “Coltiviamo il buon grano di qualità“, un progetto nato su impulso di Cia, Confagricoltura e delle tre principali cooperative della provincia di Alessandria.

“Coltiviamo il buon grano di qualità” è l’iniziativa che le Cooperative “Centro Agricolo San Michele”, “Settevie” e “Produttori Mais di Alessandria”, sostenute dalle Associazioni agricole Cia Alessandria e Confagricoltura Alessandria, rivolgono a tutti gli agricoltori della provincia per raggiungere, finalmente, l’obiettivo di concentrare la produzione di frumento, commercializzando partite di qualità omogenea in tempi e in modi che rispondano alle necessità delle industrie di trasformazione.

Spiega Gian Piero Ameglio, presidente di Cia Alessandria: “Ottenere masse critiche di frumento consistenti e omogenee e concentrare l’offerta sono condizioni irrinunciabili, cui tutti gli agricoltori devono tendere. Le necessità e le aspettative dell’industria molitoria fanno diventare molto piccolo anche l’imprenditore agricolo che coltiva le maggiori superfici. Non si chiede agli agricoltori di interessare l’intera azienda: anche solo una parte dei terreni più vocati è utile da investire per aderire al progetto”.

Bologna, Rebelde e Forcali sono le tre varietà suggerite dai tecnici per andare oltre la crisi. I grani di forza forniscono farine dotate della capacità di lievitare moltissimo e di mantenere la lievitazione nel tempo. Una farina di forza deve contenere un alto tenore proteico così da fornire impasti elastici, tenaci e molto resistenti alla lievitazione. L’indice che misura la forza delle farine è il “W”; per i grani di forza deve essere superiore a 300; l’indice che misura la tenacità dell’impasto è il “P/L” che per i grani di forza non deve essere inferiore a 0,5; le proteine non devono essere inferiori al 14%. Queste sono le caratteristiche merceologiche che Bologna, Rebelde e Forcale devono raggiungere.

I grani di forza sono varietà più “delicate” di altre e devono essere coltivate nei terreni più fertili e freschi, adottando particolare attenzione nella nutrizione azotata, perchè possano produrre l’elevata quantità di proteine, e alla difesa per evitare che attacchi di organismi patogeni provochino scadimenti qualitativi.

(Fonte: Cia Piemonte)