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Glisofato verso il via libera europeo


La Commissione europea si prepara a proporre il 7 oppure l’8 marzo prossimi agli esperti degli Stati membri, il rinnovo dell’autorizzazione comunitaria per l’utilizzo in Europa del glifosato, il principio attivo più usato al mondo per produrre erbicidi, tra cui il “Roundup” di Monsanto.

Verrebbe però vietato – precisano le fonti – almeno un coformulante chimico usato in combinazione con il principio attivo: ossia il Poe-tallowamine (già vietato in Germania). Inoltre, per aumentare il livello di sicurezza, il progetto di proposta prevede di dare agli Stati membri la possibilità di identificare altri coformulanti dannosi attualmente utilizzati nei fitofarmaci.

Il glifosato é al centro di una diatriba tra l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro di ricerca sul cancro (Iarc) dell’Oms. Per l’Efsa infatti, la cancerogenicità del glifosato non è verificata dal punto di vista scientifico, quindi è “improbabile” che ponga un tale rischio per l’uomo”. Al contrario, i ricercatori dell’Oms hanno definito il glifosato “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. Con una differenza fondamentale: l’Efsa si è pronunciata sulla molecola, in quanto è il principio attivo che nell’Ue viene autorizzato, mentre spetta alle singole autorità nazionali valutare e mettere sul mercato i prodotti commerciali.

Al contrario il Iarc dell’Oms ha esaminato la molecola e l’interazione con altri coformulanti presenti nei prodotti. La proposta della Commissione europea sarà presentata al Comitato permanente europeo per i prodotti fitosanitari che potrà pronunciarsi a nome dei singoli Stati membri.

(Fonte: Cia Piemonte)