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Glifosato, cosa cambia dopo la proroga


A seguito del prolungamento dell’autorizzazione del principio attivo Glifosato fino a fine 2017 sono state emesse dalla Commissione europea e dal Ministero della Salute rispettivamente un Regolamento applicativo e un Decreto.
A livello europeo si tratta del Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1313 del 1° agosto 2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L208 del 2 agosto 2016 in vigore dallo scorso 23 agosto.
La normativa è stata recepita dal nostro Paese, con il Decreto del 9 agosto 2016 disposto dal Ministero della salute e già rettificato in data 16 agosto 2016, che prevede, a partire dal 22 agosto 2016: la revoca dell’utilizzo del principio attivo in aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili quali parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie; la revoca dell’ impiego in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura; l’inserimento in etichetta del divieto di utilizzo in aree non agricole del principio attivo in caso di suoli contenenti percentuale di sabbia maggiore all’ 80%; la revoca dell’autorizzazione all’ immissione in commercio dei prodotti contenenti glisofate e il coformulante ammina di sego polietossilata.

In merito alle modifiche e alle revoche si specifica che:

– le imprese titolari della autorizzazioni sono obbligate a rietichettare tutti i prodotti entro il 20 novembre 2016 non ancora immessi in commercio ed a fornire ai rivenditori copia delle nuove etichette da dare a loro volta agli utilizzatori finali al momento della vendita per i prodotti presenti in magazzino;

– per i prodotti revocati, la commercializzazione e l’impiego delle scorte sono consentiti secondo le seguenti modalità: 3 mesi per i rivenditori per poter vendere i prodotti ancora presenti in magazzino; 6 mesi per gli utilizzatori per l’impiego finale.

(Fonte: Coldiretti Cuneo)