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Gli allevatori tornano alla carica sulle quote latte, mercoledì 30 gennaio alla Fiera di Montichiari e poi il 6 febbraio con i trattori a Milano


“Sensibilizzare il Governo e la Regione per arrivare a una soluzione. Mettere fine a 22 anni di incertezze ai danni dei produttori e del Paese. Difendere l’agricoltura, i prodotti che mangiamo e chi li produce. Far sì che le multe vengano ricalcolate e corrette. Rimborsare gli allevatori che hanno pagato ingiustamente!”.

E’ il “manifesto” con cui l’Associazione produttori latte della pianura padana, la Confederazione produttori agricoli (Copagri) e l’European Milk Board chiamano a raccolta tutti gli allevatori, mercoledì 30 gennaio alle 21 presso il Centro Fiera di Montichiari (Brescia) per reclamare a gran voce la verità sulle quote latte.

Dopo anni di battaglie, vittorie e sconfitte giudiziarie, che hanno dilaniato il mondo degli allevatori, lasciando sul campo aziende e imprenditori, ferite insanabili, indebitamenti a vita e multe insostenibili, il nuovo assalto delle cartelle esattoriali (che questa volta sembra non aver risparmiato nessuno), riporta sulle barricate il popolo dei cosiddetti “splafonatori”, che da sempre invoca trasparenza sugli effettivi dati della produzione di latte in Italia.

A trovarsi i trattori in piazza, con ogni probabilità il 6 febbraio a Milano, sarà questa volta il governo gialloverde di Lega e Cinquestelle, i due movimenti da sempre “più vicini” alle istanze degli allevatori multati. Un fronte inedito e imprevedibile, che alla vigilia delle elezioni europee potrebbe riaprire antiche e nuove vertenze con Bruxelles, oltre che con Roma.