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Gli insetti difendono i porri di Cervere


Il 2012 potrebbe essere l’anno di svolta per la diffusione su larga scala dell’utilizzo di insetti e acari utili per il controllo dei parassiti del porro.
A Cervere, l’azienda agricola di Maero Monica e Mauro Graglia, aderente alla Cia- Confederazione italiana Agricoltori di Cuneo, ha accolto la proposta di partecipare al progetto di lotta biologica con alcuni prodotti dalla Bioplanet, commercializzati sul territorio dalla società L’Agrotecnico di Cuneo.
È stato individuato come insetto bersaglio, uno dei principali parassiti del porro, il tripide, che, attraverso delle punture, provoca lesioni fogliari e conseguenti danni produttivi.
L’obiettivo era soprattutto riuscire a produrre eliminando l’utilizzo degli insetticidi contro il tripide a beneficio della salubrità del prodotto e della salute dei consumatori.
Le difficoltà sono emerse subito poiché la piana di Cervere è molta vasta e la coltivazione del porro è di tipo intensivo e dunque i tripidi, non conoscendo confini aziendali, hanno la capacità di spostarsi da un appezzamento all’altro.
Sono stati eseguiti 2 lanci, del prodotto AMBLIPAK, contenente 50.000 individui di Amblyseius cucumeris, un acaro fitoseide predatore di tripidi.
Questo predatore ha la caratteristica di muoversi molto rapidamente, nutrendosi anche con altre fonti di cibo, fra cui il polline, ricercato attivamente. Tale capacità consente lanci preventivi, prima della comparsa dell’infestazione del tripide, condizione indispensabile per la buona riuscita del metodo.
Nel caso specifico, nell’azienda agricola, quando si è deciso di utilizzare il controllo biologico ovvero di eseguire il primo lancio dei fitoseidi in campo, il tripide era purtroppo già presente. Ciò nonostante si è stabilito di tentare comunque in un ottica di strategia di lotta integrata. Infatti, oltre al predatore si è utilizzato un insetticida compatibile con la presenza dell’ Amblyseius cucumeris.
Con il secondo lancio il contenimento del parassita è diventato assai soddisfacente, tanto da indurre Mauro Graglia a voler ripetere questo di tipo lotta anche nella campagna 2013, con l’auspicio di coinvolgere anche altri produttori presenti nella zona.
(nella foto: Mauro e Monica Graglia)