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Giuseppe Gramaglia pioniere dell’ortofrutta


L’associazionismo e la cooperazione ortofrutticola nel Saluzzese ha una storia antica e nobile (si veda, per esempio, il libro di Attilio Ianniello, “I frutteti del Monviso. Lo sviluppo della frutticoltura nel Saluzzese: uomini, associazioni e cooperative”).

LE ORIGINI DELLA COOPERAZIONE ORTOFRUTTICOLA
L’odierna compagine associativa e cooperativistica saluzzese nasce negli anni Sessanta del XX secolo dalla volontà di alcuni imprenditori agricoli di costruirsi magazzini e frigoriferi in condominio.
Tra le diverse realtà di questo tipo nate in quegli anni ricordiamo la “Magazzini Produttori Riuniti” (sorta nel 1960 nella frazione Falicetto di Verzuolo), la “Frutticoltori Associati Lagnaschesi” (sorta nel 1960 a Lagnasco) e la “Frutticoltori Associati di Costigliole Saluzzo” (sorta nel 1961).
Le forme condominiali «rappresentano l’applicazione agli impianti di conservazione di principi dei condomini edilizi. Il condominio dei magazzini e dei frigoriferi, a somiglianza di quanto avviene nei condomini delle case, presuppone la proprietà esclusiva dei soci di certe parti e la proprietà comune di altre. Sono oggetto di proprietà esclusiva le celle frigorifere; di proprietà comune il suolo su cui sorgono gli edifici, le fondazioni, i muri maestri, i tetti, le parti dell’edificio necessarie agli usi comuni, i locali degli addetti, le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servano all’uso ed al godimento comune come pozzi, cisterne, acquedotti, gli impianti dell’energia elettrica e di refrigerazione e simili sino al punto di diramazione ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini. Il condominio presuppone la rappresentanza dei singoli proprietari in base alle quote di proprietà. Nel caso dei condomini ogni produttore commercia la propria merce. Sono in gestione comune solo l’esercizio di certi servizi e in primo luogo quello del raffreddamento delle celle» (Cfr. Carlone Raffaele, La cooperazione nella frutticoltura piemontese, Associazione Piemonte Italia, Torino, 1966, pp. 34-35).

FRUTTICOLTORI ASSOCIATI LAGNASCHESI
Tra i protagonisti di questa pagina di storia all’ombra del Monviso troviamo Giuseppe Gramaglia (1931 – 2007) che promosse a Lagnasco il 15 dicembre 1960 la “Frutticoltori Associati Lagnaschesi”: «Dopo averne parlato con l’amico Tommaso Astesana, che mi esorta a proseguire nella mia idea, mettiamo in piedi la prima centrale frigorifera. Si chiamerà Fal lotto A e nascerà con l’adesione di 38 frutticoltori. Questa realizzazione beneficerà dei finanziamenti del Piano Verde allora istituito. È un esempio che contagerà altri produttori, così nascerà la Fal lotto B con altre 18 celle da oltre 3mila quintali l’una e relativi magazzini di lavorazione» (Giuseppe Gramaglia, relazione letta il 4 aprile 2003 nel corso di “Fruttinfiore” a Lagnasco).

MERCATO ALLARGATO
Lo spirito associativo di Giuseppe Gramaglia non si fermava a questa prima realizzazione.
Il ragioniere Giuseppe Gramaglia e il suo amico Tommaso Astesana, vollero fare un ulteriore passo di fronte alle enormi difficoltà di commercializzazione.
Infatti crescendo i volumi di merce da immettere sui mercati ma essendo la piazza controllata da pochi commercianti locali e da ditte private emiliane che giocavano al ribasso dei prezzi, si avvertiva il bisogno di una maggiore informazione sul costo reale della frutta nei vari mercati di Torino, Milano ecc.
A questo proposito Giuseppe Gramaglia prese contatto con il neonato Ortocis, il primo centro internazionale per gli scambi ortofrutticoli, ospitato nel palazzo degli Affari al Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso di Milano. Precedentemente per far nascere una mentalità cooperativistica si erano organizzati tra i frutticoltori viaggi per visitare cooperative, prima in Emilia Romagna e poi in Inghilterra.
Finalmente nel 14 dicembre 1968 ventinove soci costituirono la Cooperativa Agricola Lavorazione, Conservazione, Esportazione Frutta del Lagnaschese – Cooperativa Lagnasco Frutta.

LA RICERCA DEI FINANZIAMENTI
Il secondo passo dopo la costituzione fu di cercare finanziamenti; Giuseppe Gramaglia chiese ed ottenne un aiuto dalla Cassa di Risparmio di Saluzzo. Successivamente si cercò il terreno su cui edificare i magazzini della cooperativa, ed anche in questo caso la fortuna aiutò i novelli cooperatori, che riuscirono ad acquistare un’area vicino al cimitero di Lagnasco. Attendendo di avere magazzini propri, l’azienda iniziò a lavorare in via sperimentale nell’estate 1972 nel Centro Polivalente di Cussanio, del quale parleremo in seguito, dove continuò la sua opera anche nell’anno successivo, e nell’autunno 1974 finalmente inaugurò il proprio stabilimento in Lagnasco dove tuttora opera, avendo nel corso del tempo ampliato e modernizzato gli impianti, grande soddisfazione dei soci.
Giuseppe Gramaglia quindi con la sua passione e la sua dedizione al territorio e alla frutticoltura ha contribuito a costruire una mentalità cooperativistica e imprenditoriale che caratterizza il Saluzzese.