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Fumata nera per il latte nella trattativa a Roma


Nulla di fatto nell’incontro del 25 luglio a Roma al ministero delle Politiche agricole sul prezzo del latte in Lombardia. Un incontro cui il Piemonte guardava con molto interesse, perché la definizione di un prezzo del latte alla stalla in Lombardia, dove si produce oltre il 40% del latte nazionale, è estremamente importante per la filiera lattiero casearia italiana. Il valore che viene stabilito in Lombardia costituisce un riferimento anche per il Piemonte.
Il divario rimane per ora di due centesimi al litro: 43 centesimi è la richiesta del mondo agricolo, 41 come media a partire dallo scorso maggio è l’offerta dell’industria. La mancanza di un contratto penalizza, in modo particolare, la controparte più “debole”, che sono gli allevatori.
“Da tempo il prezzo del latte è al di sotto dei costi di produzione e ciò impedisce alle aziende una gestione economica della loro attività – ha dichiarato il presidente regionale della Cia Roberto Ercole -. La Cia del Piemonte invita gli industriali ad un’assunzione di responsabilità ed a tenere in considerazione le giuste rivendicazioni di una categoria che chiede solamente che le venga riconosciuto un prezzo equo, remunerativo dei costi di produzione. Ci sono tutti i presupposti per trovare l’accordo. La situazione va sbloccata al più presto”.