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Energia pulita dalle filiere agro-zootecniche con il biometano agricolo: lunedì 28 maggio a Carmagnola


Nei prossimi anni il comparto dell’allevamento, per diversificare le proprie fonti di reddito, potrà puntare anche sulla produzione di biometano realizzato a partire da matrici di origine agro-zootecnica. Il 20 marzo scorso è entrato in vigore il decreto ministeriale 2 marzo 2018 che incentiva la produzione e la distribuzione di biocarburanti avanzati e biometano avanzato fino al 2022, con un sostegno indicativo di circa 4,7 milioni di euro. La Commissione europea, riconoscendo l’importanza dei biocarburanti avanzati prodotti da matrici agricole sostenibili come il biometano, ha espresso parere favorevole sul decreto.

Per il CIB – Consorzio Italiano Biogas presieduto da Piero Gattoni “si tratta di un momento di svolta dopo una lunga battaglia che ci ha visti impegnati in una vasta campagna di sensibilizzazione sulle caratteristiche di qualità e di sostenibilità del biometano agricolo italiano nei confronti di aziende agricole, industrie, decisori pubblici e cittadini”.

In questo quadro la produzione di biometano offrirà al nostro Paese un’importante opportunità di crescita nel settore delle energie rinnovabili, creando le condizioni per diversificare l’approvvigionamento in modo pulito e sostenibile. Il biometano – secondo il CIB – potrà favorire la decarbonizzazione del parco circolante degli autoveicoli con alimentazione a metano, che si stima in 1 milione di mezzi in Italia, senza contare le potenzialità delle riconversioni dei motori diesel in dual fuel, un’opzione immediatamente disponibile e a costi contenuti.

Dei temi legati al biometano agricolo, dalla produzione agli aspetti economici, fino a quelli fiscali, si parlerà lunedì 28 maggio a Carmagnola, alla sala convegni della Cascina Vigna, in un convegno organizzato da Confagricoltura Piemonte e Consorzio Italiano Biogas.

L’appuntamento è dalle 14,30 alle 17,30 con gli interventi già annunciati di Piero Gattoni presidente del CIB, Donato Rotundo e Nicola Caputo, rispettivamente direttori delle aree Ambiente e Fiscale di Confagricoltura.