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Ecco i campus Coldiretti per immigrati della frutta


Lunedì 15 luglio sono stati presentati i container per i lavoratori stranieri impegnati nella raccolta della frutta nel Saluzzese. Sono posizionati in tre comuni: Saluzzo, Verzuolo e Lagnasco e possono ospitare fino a 170 persone.
L’iniziativa, realizzata da Coldiretti Cuneo ha visto il contributo economico della Camera di Commercio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Le tre strutture sono dotate di un locale per la ristorazione, i moduli abitativi sono completamente forniti dei confort di prima necessità.
Il progetto è stato possibile grazie all’amministrazione dei tre comuni impegnati.
Presente all’inaugurazione, fra gli altri, il direttore di Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa: «Noi siamo la Coldiretti del fare. Seppur consapevoli di non risolvere completamente la situazione degli stranieri che sono in cerca di un posto di lavoro, riteniamo di aver realizzato un tassello che contribuisce all’eticità del lavoro delle nostre imprese ed a garantire vivibilità a chi si impegna per sostenere le campagne di raccolta. Ma il grazie più grande lo dobbiamo ai nostri dirigenti e soci, che con passione e lungimiranza hanno accompagnato Coldiretti nella realizzazione del progetto e coloro, i cui lavoratori usufruiranno della struttura, che si sono impegnati al sostegno economico. Un modo nuovo, certamente diverso, altamente responsabile nel fare Impresa».
La consegna ai lavoratori stranieri dei campus avverrà mercoledì 17 luglio, in quanto la campagna di raccolta delle pesche inizierà con ogni probabilità a fine settimana, inizio della prossima.
L’iniziativa della Coldiretti è stata elogiata dal sindaco di Saluzzo, Paolo Allemano, che ha sottolineato l’elevato valore dell’impegno sociale del sindacato agricolo.
Il campus Coldiretti di Saluzzo, nei pressi del Foro boario, si trova a pochi metri dalla tendopoli degli immigrati (al momento circa cinquecento) in cerca di lavoro. Un’emergenza umanitaria alla quale il Comune cerca di far fronte come può, non senza sollecitare l’intervento del Governo centrale.
Complessivamente, la raccolta della frutta nel Saluzzese impegna circa 1.700 lavoratori stagionali, in parte reperiti sul territorio, in parte attraverso i flussi programmati e in parte secondo le residue necessità del momento. Quest’ultima categoria, però, l’anno scorso ha interessato non più di un centinaio di lavoratori, ragione per cui si sono moltiplicati gli appelli delle autorità agli immigrati perché non si illudano di trovare lavoro. Ciononostante, gli stagionali della frutta (in gran parte africani) si sono puntualmente presentati al Foro boario facendo salire la tensione sul fronte dell’ordine pubblico.
D’ora in poi, però, chi troverà lavoro in un’azienda associata alla Coldiretti un tetto, in cascina oppure nei container attrezzati, ce l’avrà.