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Due vini cooperativi piemontesi nella prestigiosa top 100 di Wine Spectator, grazie alle cantine Produttori del Barbaresco e Terre del Barolo


Sono ben due le cantine Cooperative Piemontesi aderenti a Confcooperative FedagriPesca Piemonte che si sono aggiudicate quest’anno un posto nella prestigiosa Top 100 di Wine Spectator, l’annuale classifica che dal 1988 definisce i migliori vini del mondo.

La cantina Produttori del Barbaresco, con il Barbaresco Rabajà Riserva del 2013, ha conquistato la 13esima posizione, mentre Terre del Barolo si è aggiudicato il 54esimo posto con il Barolo Undicicomuni Arnaldo Rivera, anch’esso vinificato nel 2013. Wine Spectator è la rivista statunitense di vino più famosa del mondo, e seleziona ogni anno, da ormai 30 anni, le 100 migliori bottiglie del mondo.

“Oggi possiamo raccontare un grande orgoglio cooperativo – commenta con soddisfazione Roberto Morello, presidente regionale della Federazione -, questo riconoscimento conferma il grandissimo lavoro e la qualità raggiunta dai nostri cooperatori. Avere due cantine cooperative tra i migliori 100 vini del mondo è un risultato che ci riempie da un lato d’orgoglio, e dall’altro ci stimola a fare sempre meglio, per confermarci come una presenza stabile in questa prestigiosa classifica”.

 Aldo Vacca, direttore di Produttori del Barbaresco, offre una panoramica sul Barbaresco Rabajà Riserva: “Il vigneto Rabajà è uno dei più prestigiosi di tutta la zona del Barbaresco, un vigneto che noi produciamo come Barbaresco Riserva dal 1970, solo nelle grandi annate. E’ considerato l’espressione perfetta del Barbaresco, perché il vigneto si trova all’incrocio di due crinali, dove il terreno della zona più calcarea si mescola con terreni più sciolti, dando vita ad un vino potente e strutturato ma allo stesso tempo morbido e vellutato. La nostra cantina ha 6 conferitori in questa zona, e nelle annate in cui viene prodotto, commercializziamo circa 16.000 bottiglie”.

Anche Stefano Pesci, direttore della Cantina Terre del Barolo, racconta qualcosa di più sul Barolo Undicicomuni Arnaldo Rivera: “Il Barolo undicicomuni è il vino più importante del progetto Arnaldo Rivera e rappresenta l’emblema dei valori tradizionali e della vinificazione classica del Barolo, attraverso un’accurata scelta delle migliori uve in tutti gli undici comuni della denominazione. Con lo stesso spirito di Arnaldo Rivera, fondatore 60 anni fa della Cantina, anche oggi Terre del Barolo si fa portatrice di quel messaggio. Il Barolo undicicomuni è sicuramente il vino che richiede la maggior cura e attenzione da parte dell’enologo: si tratta infatti di dover assemblare uve raccolte in momenti diversi, provenienti da terroir diversi, creando in ogni annata un’opera di grandissimo equilibrio, proprio come un’artista unisce i colori per completare la sua tela. Si può quindi definire il Barolo undicicomuni come il nostro vino più complesso e che rappresenta maggiormente la peculiarità dei nostri viticoltori e dei loro vigneti distribuiti in tutti gli undici villaggi della denominazione”.