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Donne in campo con Annalisa Paglia


“Dobbiamo eleggere la nuova presidente dell’Associazione- informa Annalisa Paglia, nuova coordinatrice dell’associazione “Donne in Campo Cuneo”. Rita Bonetto, imprenditrice agricola di Diano d’Alba, che ha governato l’associazione fin dalla sua costituzione nel marzo del 2000, ha infatti lasciato l’incarico per impellenti impegni familiari.
Annalisa lavora alla Cia di Mondovì ed ora si accinge ad una nuova promozione dell’associazione sulla base dei principi statutari di “Donne in Campo”.
“Ho ben presente – dice la neorcordinatrice – le parole di Rita Bonetto e di esse faccio prezioso tesoro: “Se 20 anni fa una giovane mi avesse chiesto un parere sulla sua intenzione di inserimento in agricoltura, certamente le avrei risposto di non farlo, mentre oggi non esiterei ad indirizzarla verso questa scelta, verso questa professione appassionante, molto più varia di quanto si immagini, una scelta di vita, di valori e di lavoro prodiga di soddisfazioni. Sono nel dimenticatoio i vecchi pregiudizi che consideravano le donne di campagna come esseri relegati nel ruolo di coadiuvanti, che si occupavano dell’orto od anche una certa qual miopia maschile che ha impedito per molto tempo di vedere la donna nella veste di autentica protagonista della vita dei campi, imprenditrice agricola a pieno titolo”.
“L’attività di “Donne in campo Cuneo”- prosegue Annalisa – si svolge in una provincia in cui, su un totale di poco più di 30.000 aziende, ben 9.500 sono dirette da donne, oltre il 30%. Un dato assai significativo al quale va sommato il gran numero di figure femminili che operano in azienda quali coadiuvanti familiari. Si tratta di imprese agricole spesso orientate al biologico, alle produzioni di nicchia e alla valorizzazione del made in Italy, aziende al femminile che si contraddistinguono per la loro dinamicità e creatività. Non di rado hanno dato vita ad aziende multifunzionali, che integrano l’agricoltura con attività didattico-formative o turistiche, prediligono la vendita diretta dei prodotti e la partecipazione ai mercati contadini. E non di rado organizzano attività rivolte al sociale ed ai servizi alla persona: infanzia, scolaresche, diversamente abili e anziani, agriturismi, fattorie didattiche e sociali”.
“E’ una filiera virtuosa che va sostenuta – rileva ancora Annalisa – anche nell’ottica di ulteriore sviluppo dell’attività agricola che da sempre connota il territorio della Provincia Granda, legata alla produzione di eccellenze e di primizie. Nei prossimi giorni daremo vita al nuovo direttivo provinciale individuando figure femminili rappresentative delle più importanti produzioni agricole cuneesi. Dopo di che proveremo a cimentarci in attività di informazione, formazione e collaborazione con scuole ed istituzioni pubbliche finalizzate in particolare all’educazione ambientale ed alimentare, ad incontri con i consumatori sui prodotti agricoli, la salubrità e la qualità degli stessi e sugli usi e le tradizioni alimentari. Di fondamentale importanza, ovviamente, poter contare su forme concrete di collaborazione tra gruppi di imprenditrici agricole per valorizzare le imprese, i prodotti agricoli, il paesaggio rurale e l’ambiente. Venendo agli aspetti più “sindacali” rilevo con rammarico che le donne impegnate nella “nuova agricoltura” hanno tuttora maggiori difficoltà degli uomini ad accedere al credito, malgrado le statistiche rivelino che sono più affidabili nel ripagarlo. Per questo solleveremo nelle sedi opportune (Istituti di Credito, Camera di Commercio, Amministrazioni pubbliche) il problema argomentando che non possiamo permetterci di perdere le opportunità che le imprenditrici agricole offrono alla nostra Provincia ed al Paese, a maggior ragione in questo momento di forte crisi, in cui le attività femminili hanno dimostrato di reggere più delle altre. E’ dunque importante che la loro passione e il loro impegno siano capiti e recepiti a livello delle istituzioni”.
Possono far parte di “Donne in Campo” le donne che a qualsiasi titolo conducono, o partecipano alla conduzione, di imprese agricole o donne che con diverso ruolo operano e vivono in ambiente rurale, amano l’agricoltura e tutto ciò a cui è ad essa collegato.