Sezioni


Crisi del Brachetto, nel piano di rilancio il ruolo della cooperazione e il cambiamento dei vertici del Consorzio


A Strevi, la Cia e Confagricoltura di Asti e di Alessandria hanno incontrato i produttori di uve Brachetto per analizzare la difficile situazione del comparto che ha subito un ulteriore rallentamento delle vendite nel corso del 2018.

Ha aperto i lavori Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria, che ha presentato i dati delle vendite e delle giacenze, che il Consorzio di Tutela ha consegnato a Cia e Confagricoltura nel corso degli incontri che si sono svolti nel mese di febbraio.

Ha integrato il quadro della situazione il vicepresidente di Cia Asti Ivano Andreos, evidenziando la richiesta del Consorzio di ottenere, attraverso l’utilizzo dell’Erga Omnes, i fondi per la promozione del Brachetto.

Molti i produttori presenti in sala che hanno dato vita ad un vivace confronto, critico ma propositivo.

La volontà espressa dagli agricoltori è di individuare un percorso che faccia uscire dalla situazione di stallo il Brachetto, situazione che vive da molti anni e che crea nei produttori impotenza più che rabbia.

Alcuni interventi hanno evidenziato l’importanza del ruolo della cooperazione ed altri hanno sostenuto la necessità di un cambiamento all’interno del CdA del Consorzio per ridare fiducia e slancio ad una produzione importante e significativa dell’area acquese ed astigiana.

Al tavolo erano altresì presenti Alessandro Durando (presidente di Cia Asti), Mariagrazia Baravalle (direttore di Confagricoltura Asti), Carlo Ricagni (direttore di Cia Alessandria) e Luca Brondelli (presidente di Confagricoltura Alessandria).

Cia e Confagricoltura, prima di rappresentare la volontà dei produttori, si incontreranno con il Consorzio di Tutela per esprimere quanto emerso nell’incontro di Strevi, ed avere chiare informazioni sul progetto di rilancio e sulla gestione dei fondi, senza trascurare la problematica del rinnovo del Consiglio, che è previsto nei prossimi mesi.