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Coumboscuro alla Fiera di Sant’Orso a Aosta


Non è una cosa semplice spiegare un’amicizia tra due persone , ed è sicuramente molto difficile riuscire a comprendere l’amicizia e la fratellanza tra due popoli. Normalmente quando si parla di amicizia tra due comunità, per convenzione il nostro pensiero corre ai gemellaggi ufficiali, alle cerimonie cariche di discorsi inconcludenti, bandiere nazionali e stendardi degli enti interessati.
Tra la piccola Coumboscuro con la sua Escolo e la Vallèe d’Aoste non esiste nulla di tutto questo né sono state fatte ufficialmente simili messinscena, cerimonie prive di calore umano e che normalmente terminano definitivamente con l’ultimo pasticcino del buffet o l’ultimo bicchiere di vino offerto per l’occasione dalle amministrazioni.
La profonda amicizia e rispetto che lega la Vallèe d’Aoste e l’Escolo de Sancto Lucio risale a più di cinquant’anni or sono e via via si è venuta sempre più rafforzandosi in un naturale scambio di idee, rapporti, sostegno reciproco in nome della libertà e della difesa della propria lingua, cultura, storia, autonomia e la profonda convinzione di essere entrambi portatori e custodi di un patrimonio culturale ed umano che solo l’ambiente alpino ha saputo conservare e trasmettere alle nuove generazioni.
Un’amicizia ed un rispetto non istituzionale ma umano e anche quando si parla per diversi motivi alle istituzioni o Enti questo rapporto non diventa mai ufficiale ma sempre di grande collaborazione e carico di umanità. Per questo Coumboscuro con orgoglio può affermare che il primo partner nella Vallèe d’Aoste è il sindacato autonomo SAVT , quel crogiuolo di idee, proposte, iniziative, quell’enorme pentolone che ribolle di spunti, transazioni, proposte e che spesse volte riesce a coagulare e ricompattare le varie anime dell’autonomia valdostana.
Quest’anno, grazie agli amici del SAVT e della Regione Autonoma Vallèe d’Aoste alla Fiera di Sant’Orso il 30 e il 31 gennaio sarà presente l’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro una presenza significativa in un posto significativo . Infatti lo stand dell’Escolo sarà posizionato in piazza Plouves vicino agli stand enogastronomici della Vallèe in un abbraccio di emozioni e di amicizia con i fratelli di lingua valdostani, e con l’Escolo saranno presenti i produttori della rete composta da più di 40 comuni dell’area alpina cuneese e dell’Alta Langa che sostengono con il cuore il progetto Escolo. Adesso sono i giovani che stanno portando avanti questo straordinario progetto dell’Escolo . E questi giovani saranno presenti anche loro a Sant’Orso con tutti i componenti del gruppo Dançaires de Coumboscuro e insieme a tutti gli amici della Vallèe suoneranno ed animeranno con musica e balli la grande Veillà della notte del 30 gennaio quando tutte le cantine della città di Aoste apriranno le porte ai popoli delle Alpi e offriranno vin brulè, pane nero e prodotti della loro terra. A sostegno dell’Escolo ci saranno produttori di vino, formaggio, artigianato locale, erbe medicinali, farine e cereali della montagna, prodotti da forno tutti insieme per la prima volta uniti dalla convinzione che le Alpi non sono divisione ma terra di libertà e luogo di incontro di popoli e culture.
Certamente non è facile resistere a Sancto Lucio, ma questa piccola valle rimane l’unico esempio nelle Alpi sud occidentali dove si vive anche di cultura, dove per amore della propria lingua e della propria terra si continua a abitare quassù e si continua a parlare ai propri figli nella ” lengo dal cor ” – nella propria lingua del cuore – .
Grazie al progetto Escolo alcuni giovani lavorano e vivono a Coumboscuro , grazie al progetto Escolo i pulmini gialli non portano più i bambini da monte a valle ma da valle a monte.