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Contoterzisti sfiduciati: “Inutile il dibattito con i candidati, la politica è al massimo livello di impreparazione”


“Confai Mantova non incontrerà alcun candidato alle elezioni regionali e politiche. La nostra porta è aperta, se sarà richiesto il nostro contributo lo daremo a chiunque si accorgerà che le imprese agromeccaniche sono insostituibili all’interno della filiera agricola, ma siamo stanchi di promesse che anche in passato non sono state mantenute. Oggi manca la conoscenza del settore agromeccanico, che in Italia lavora complessivamente 6,4 milioni di ettari, pari al 50% della SAU nazionale e, di conseguenza, non c’è alcun progetto serio per rilanciare l’agricoltura italiana”.

Così Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, alla vigilia dell’appuntamento elettorale del 4 marzo: “È la stessa instabilità del sistema politico italiano – aggiunge Speziali – a decretare l’oggettivo fallimento di qualsivoglia politica pubblica per l’agricoltura. Come si può pensare di avere una politica nazionale per il settore primario, quando, facendo i conti sull’ultimo decennio, la permanenza media dei ministri delle Politiche agricole è stata di 13,7 mesi ciascuno? I successi che le nostre imprese hanno registrato negli ultimi anni sono stati il risultato di duri sacrifici e di un confronto con i mercati internazionali avvenuto in totale solitudine, mentre i colleghi degli altri paesi dell’Ue hanno potuto godere dei benefici di una sana azione di lobby istituzionale a difesa dei propri legittimi interessi di categoria”.

“Sui tavoli del Mipaaf e del Parlamento giacciono proposte e provvedimenti per il comparto agromeccanico, finalizzati a riconoscere il giusto sostegno al contoterzismo agricolo, quale leva di crescita della competitività delle aziende agricole – prosegue Sandro Cappellini, direttore di Confai Mantova e vicepresidente nazionale della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani -. Nel corso degli anni pochi interlocutori hanno compreso che il fenomeno del contoterzismo si stava diffondendo su tutto il territorio nazionale e che le imprese di meccanizzazione agricola rappresentavano il sostegno principale per le aziende agricole e per l’industria meccanica, con l’acquisto di trattrici e mezzi agricoli di grande potenza. Si deve registrare, purtroppo, che siamo arrivati ai massimi livelli di impreparazione da parte della politica, qualcuno ha infatti confuso gli imprenditori agromeccanici con i soggetti che fanno assistenza tecnica e riparano le macchine agricole (eppure c’è una legge che identifica l’attività agromeccanica). No grazie, a questa politica Confai Mantova nulla ha da dire, perché senza più alcuna visione strategica e totalmente impreparata sui reali problemi gestionali dell’agricoltura”.