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Confagricoltura: “I ritardi nei rimborsi assicurativi rischiano di far crollare un intero sistema”


Il sistema che consente agli agricoltori di ottenere dalla pubblica amministrazione un parziale contributo su quanto speso per assicurare i beni e le produzioni delle proprie aziende sta continuando a mostrare in questi mesi tutti i suoi limiti. Questi contributi, di vitale importanza per gli agricoltori, tardano ad arrivare. Ci sono aziende che stanno ancora attendendo i fondi del 2015 e tra poco dovranno corrispondere i premi per il 2018. Lo stesso iter burocratico attraverso il quale è necessario passare per poter accedere ai contributi si è dimostrato inefficiente e non in grado di gestire la mole di dati pervenuti. Una situazione, questa, che mette in grossa difficoltà anche i Consorzi di Difesa, i quali rischiano di non essere più in grado di svolgere la loro preziosa attività di anticipo fondi a supporto delle aziende agricole.

“È intollerabile che questa questione continui a trascinarsi senza che si trovi una soluzione creando gravi e continue difficoltà agli agricoltori – dichiara il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia –. Le criticità sono sostanzialmente due. Da una parte è importante che vengano al più presto sbloccati tutti i pagamenti ancora in sospeso perché si rischia seriamente di compromettere il bilancio di aziende già in difficoltà. Dall’altra, bisogna mettere mano a questo sistema che ha dimostrato di non essere in grado di funzionare così come è stato strutturato. È chiaro quindi che occorre rivoluzionare la procedura per ottenere i contributi attraverso una netta semplificazione del sistema”.

Confagricoltura Cuneo si è mossa in ambito istituzionale affinché la situazione si risolva in favore delle aziende agricole interessate. “Abbiamo sollecitato il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, soprattutto nella persona del vice-ministro Andrea Olivero, perché intervenga al più presto per sbloccare questa situazione – continua ancora Allasia – ed abbiamo avuto i primi segnali di apertura in tal senso. Speriamo che l’azione congiunta con Condifesa ed il Ministero aiuti la situazione a sbloccarsi”.

La posta in gioco è alta. “Si rischia di far crollare un intero sistema che aveva dimostrato di poter funzionare. Le aziende agricole si sono assicurate affinché le loro produzioni fossero protette garantendo un’importante copertura delle spese, ma se il sistema non funziona le aziende cercano soluzioni alternative. Anche il consorzio Condifesa, che ha dimostrato di essere un prezioso alleato ed una assoluta garanzia per le aziende, in questa situazione rischia di pagare un prezzo salatissimo schiacciato com’è tra il dover provvedere ad assicurare le aziende e ad anticipare loro i rimborsi che non arrivano” conclude Allasia. Confagricoltura fa dunque appello a tutti i soggetti interessati affinché la situazione si risolva favorevolmente per le aziende nel più breve tempo possibile.