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Coldiretti Piemonte all’attacco del Consorzio dell’Asti Docg: “Si dimentica delle imprese vitivinicole che hanno investito”


Nonostante la Regione abbia dimostrato la sua disponibilità, la questione relativa allo sblocco della riserva vendemmiale per ogni singola azienda è ancora aperta.

“Il Consorzio dell’Asti Docg ha comunicato di non voler formalizzare la richiesta alla Regione almeno fino al 30 aprile mentre è urgente concedere lo sblocco alle aziende che ne hanno fatto richiesta – fa notare Marco Reggio presidente di Coldiretti Asti con delega regionale al settore vitivinicolo –. E’ un comportamento miope nei confronti di quelle imprese vitivinicole che in questi anni hanno investito fortemente nella Docg in termini di risorse, che si sono spese nelle promozione e che ora non possono far fronte alle richieste di fornitura del prodotto”.

“Chiediamo che la Regione convochi al più presto un tavolo al quale partecipi il Consorzio per arrivare alla conclusione di questa situazione – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Anche in questo caso, il Consorzio si dimostra più attento alle 3 o 4 multinazionali che commercializzano gran parte del Moscato, dimenticandosi delle tante  aziende vitivinicole che si sono create, grazie a notevoli capacità imprenditoriali, nuovi sbocchi sui mercati, oltretutto, in un momento, quello delle festività pasquali, in cui questi vini sono fortemente richiesti dai consumatori. Sarebbe un vero peccato perdere queste occasioni per far ulteriormente conoscere una Docg che tutto il mondo ci invidia”.