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Coldiretti ai margari “Ecco come la pensiamo”


Acquisto titoli Pac, affitto alpeggi e Parco del Monviso: in riferimento alla sintesi del convegno dell’Associazione difesa alpeggi Piemonte “Margari sulle barricate, tra Pac, parco e alpeggi” pubblicata da terraoggi.it il 7 maggio, il vicedirettore della Coldiretti Torino, Giovanni Rolle, intende qui di seguito precisare tre punti del suo intervento. Ecco le sue osservazioni.

ACQUISTO TITOLI
Il passaggio relativo agli acquisti di titoli di alto valore da parte di margari è stato fatto espressamente in riferimento alla proposta Adialpi per la quale “sui terreni classificati pascoli magri, il valore unitario dei titoli Pac non potrà essere superiore al valore unitario medio nazionale”.
Intendevo ed intendo dire che, rispetto al continuare a proporre questa norma, era opportuno tenere conto che anche diversi margari nell’ultimo anno hanno acquisito titoli di valore unitario più elevato rispetto alla media ed i motivi, legati alla necessità di competere su di un mercato ampio e complesso, sono esattamente quelli portati da Giovanni Dalmasso nel suo intervento. Ne consegue (questo era il senso generale del mio intervento, rispetto al quale ringrazio per l’ospitalità ricevuta) che soluzioni apparentemente semplici, in un panorama complesso e articolato come il nostro, possono essere cariche di conseguenze negative per parte più o meno grande degli stessi operatori che si intende tutelare. Ben lontana, quindi, ogni idea di accomunare speculatori ed imprenditori seri, quali sono i margari che, come ogni altro agricoltore, operano le scelte d’impresa che meglio si possono adattare alla propria situazione.

AFFITTO ALPEGGI
Per quanto riguarda la questione relativa al riferimento fatto dal dott. Ferrero alle buone pratiche suggerite dall’Assessorato agricoltura della Regione Piemonte per l’affitto degli alpeggi pubblici – ottimo lavoro sviluppato dallo stesso Dott. Ferrero – , si segnala che, contemporaneamente, spesso gli stessi enti pubblici nel passato e speriamo non più in futuro hanno aperto gare di assegnazione di alpeggi di loro proprietà al massimo rialzo con il risultato di “sfrattare” concessionari storici “pluridecennali” come alcuni presenti in sala durante il convegno. Per cui ben vengano le proposte o i buoni propositi che però dopo aver ricevuto il plauso generale devono anche essere confermati negli atti amministrativi successivi, spesso purtroppo questo non si è verificato.

PARCO DEL MONVISO
Ultima questione, il Parco del Monviso: confermo che i nostri associati della Val Pellice, con i quali abbiamo ampiamente ragionato, assieme alle loro comunità, sono contrari al progetto e noi, di conseguenza, sosteniamo il loro convinto no.

Ringrazio ancora dell’ospitalità.
Giovanni Rolle
vice direttore Coldiretti Torino