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Cia Agricoltori italiani a Fenestrelle, dal banco dei contadini al piatto dei consumatori: “Questo è il Paese che vogliamo”


«Il successo del progetto “Dal banco al piatto” è la dimostrazione dell’evidente potenzialità dei prodotti agricoli nel rilancio dell’economia montana. Questo è “il paese che vogliamo”, un paese che sappia valorizzare le aree rurali, liberandole dalla marginalizzazione, con nuove infrastrutture e investimenti in servizi al territorio».

Il presidente regionale di Cia agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, è entusiasta dell’esito dell’evento organizzato dalla sua Organizzazione domenica 25 agosto a Fenestrelle, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino.

Una “merenda sinoira” con i prodotti acquistati dai banchi del mercato contadino de “La spesa in campagna” e cucinati dalla cuoca Loredana del ristorante La Rosa Rossa di Claudio Osella per centinaia di clienti e turisti, che li hanno gratuitamente degustati nel tardo pomeriggio della festa patronale, interagendo direttamente con i produttori.

«E’ un’esperienza che avevamo già proposto in piazza a Torino suscitando grande interesse nei consumatori cittadini – osserva Simone Turin, referente de “La spesa in campagna” di Cia agricoltori italiani di Torino -, qui a Fenestrelle c’è stata la conferma che l’identificazione del cibo con il territorio di provenienza è la carta vincente. In particolare, è vincente il prodotto di montagna, dove la qualità è ancora legata a condizioni ambientali uniche e irripetibili».

A complimentarsi con gli organizzatori di Cia Agricoltori italiani sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Fenestrelle Michel Bouquet e il consigliere regionale Valter Marin, già sindaco di Sestriere. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di valorizzare in ogni modo il patrimonio agricolo della montagna, creando innanzi tutto i presupposti perché gli agricoltori possano continuare a presidiarla, nell’interesse della collettività.

Numerosi titolari delle aziende agricole coinvolte nel progetto hanno poi illustrato le loro produzioni, rispondendo alle domande sui “segreti” e le curiosità del loro lavoro. Nessun dubbio, a giudicare dal risultato delle degustazioni, sul gradimento del pubblico.