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Campagna della Nocciola in Piemonte al di sotto delle aspettative, serve una politica di gestione della produzione


E’ certo che questa annata corilicola sarà caratterizzata da volumi moderati. La primavera molto piovosa, infatti, ha inciso sulla fioritura e l’allegagione, ma l’entità del calo sarà chiara solo quando la raccolta sarà terminata.

Per quanto riguarda i danni provocati dalla cimice asiatica nell’areale piemontese del nocciolo, essi sono stati fino ad ora limitati, ma c’è il timore che se non si trovano soluzioni adeguate per combatterla, la cimice asiatica in futuro potrebbe creare grossi problemi. Questo insetto polifago infatti può riprodursi in maniera estremamente veloce e arrecare gravi danni. Quella della cimice asiatica é ormai un’emergenza che va affrontata con estrema urgenza a livello nazionale. Tutte le organizzazioni agricole hanno chiesto convocazione di un tavolo di crisi presso il Mipaaf per discutere di come contrastare la proliferazione di questo insetto.

Gli ettari di superficie coltivata a Nocciola Piemonte Igp sono circa 6.000, di cui 4.500 sono nelle Langhe. La varietà di nocciolo coltivata nella nostra Regione è la Tonda Gentile Trilobata, particolarmente apprezzata dall’industria dolciaria per i suoi parametri qualitativi quali: forma sferoidale del seme, – gusto ed aroma eccellenti dopo tostatura, elevata pelabilità e buona conservabilità.

La geografia italiana del nocciolo vede al terzo posto il Piemonte con una produzione annua di circa ventimila tonnellate.  C’è, tuttavia, nella nostra Regione un grande potenziale di sviluppo grazie a un territorio che è particolarmente vocato. Mette però in guardia il presidente della Cia di Asti e vicepresidente regionale Alessandro Durando,:“La mancanza di un’oculata gestione delle qualità e delle quantità, potrebbe provocare nel giro di qualche anno sensibili riduzioni dei prezzi e in parte vanificare una grande opportunità produttiva ed economica per il comparto agricolo regionale”.

 

(Fonte: Cia Piemonte)