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Buitoni alla Coldiretti: Carne piemontese? Parliamone


“Se la Buitoni con lo stabilimento di Moretta nel Cuneese ci contatta, noi siamo pronti a fornire il ripieno dei ravioli e dei tortellini con la carne dei bovini di razza piemontese, che sono allevati a pochi centinaia di metri dallo stabilimento” le parole di Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte ricevono attraverso le pagine de La Stampa immediata risposta dalla Multinazionale, che a nome della responsabile delle Relazioni Esterne, Manuela Kron, manifesta interesse e dichiara che contatterà presto la Direzione regionale della Federazione.
Coldiretti, oltre a portare avanti da sempre, la ferma battaglia per un’etichettatura chiara e trasparente dei prodotti alimentari che, anche in questa occasione ribadisce con forza, è in condizione di dialogare con colossi industriali come Nestlè-Buitoni, se queste imprese vorranno veramente valorizzare il Made in Italy ed indicare, dalle farine alle carni ai prosciutti, l’origine di questi alimenti.
In Piemonte, operano centinaia di imprese agricole, singole o associate, disponibili per la stipula di contratti di filiera, che Coldiretti ha già realizzato in altri settori dell’agroalimentare. È però necessaria la volontà della multinazionale di aprire un dialogo con Coldiretti e gli imprenditori agricoli, affinché si dia la chiara dimostrazione ai consumatori che si intende avviare un processo di trasparenza, che evita caroselli commerciali che mettono a rischio la salute dei consumatori e la credibilità dell’azienda di trasformazione.