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Botta e risposta tra la Cia e i vegani


I vegani ci hanno inviato più di una mail per protestare contro il post, pubblicato in questo sito, di critica al manifesto choc comparso in alcune vie di Torino per invitare la gente a non mangiare carne. Nel manifesto campeggia il viso incastrato del bambino sotto la pellicola, con gli altri pezzi del corpo in ordine sparso nella confezione, con la scritta: “Chi mangi oggi?”. Secondo noi giocare con il corpo dei bambini è di estremo cattivo gusto. Equiparare poi i corpi dei bambini alle fettine di manzo o agli involtini di prosciutto è, per usare un eufemismo, una sciocchezza. Dissentiamo anche dalle convinzioni dei vegani, che sono famosi per il loro originale masochismo nel condurre una dieta assolutamente squilibrata e autolesionistica. Infatti i vegani non escludono dalla loro tavola solo carne e pesce, ma anche latte, latticini, uova e miele perché “non si ruba il frutto del lavoro altrui”.
I vegani non utilizzano neppure materiali di derivazione animale quali la lana, la seta, ed il cuoio, si lavano con saponi e cosmesi di sola origine vegetale ed utilizzano preservativi speciali, perche quelli normali contengono caseina. Diffidano anche gli antibiotici perché sterminano i batteri.
Gli uomini, checché ne dicono i vegani, sono onnivori, cioè sono dotati di un apparato digerente capace di elaborare sia componenti vegetali sia animali: questa duplice capacità di elaborazione di sostanze nutritive ha offerto agli uomini, come a tutti gli onnivori, maggiori possibilità di assimilazione di nutrienti, maggiore scelta nella ricerca del cibo ed ha consentito un maggiore adattamento ai cambiamenti climatici.
Ed è un falso affermare che nutrirsi di carne è un’abitudine relativamente recente per l’uomo. La tesi non ha alcun fondamento scientifico. Sappiamo con certezza che la nutrizione degli uomini del Paleolitico era basata sulla caccia e sulla pesca, integrata dalla raccolta dei prodotti spontanei del mondo vegetale.
Anche nel menù del Neolitico, quando gli uomini passarono da una vita nomade a una forma di vita stanziale e nacque l’agricoltura, era compresa la carne, derivante degli animali che gli uomini erano riusciti ad addomesticare e ad allevare.
L’attuale biologia umana si è sviluppata su alimenti a base di carne e di vegetali, per entrambi i quali siamo predisposti. Non è necessario essere medici per sapere, ad esempio, che la vitamina B12, essenziale per l’organismo umano, si trova solo nella carne e nel pesce e nei cosiddetti “frutti” degli animali, cioè negli alimenti che per lunghissima tradizione antropologica e storica si ottengono dagli animali senza ucciderli: latte, latticini e uova.
Ciascuno è libero di fare le sue scelte in campo alimentare, compresa quella vegana, ma è profondamento sbagliato criminalizzare coloro che fanno scelte diverse e decidono di nutrirsi anche di carne e di derivati degli animali. Vedere poi, come fanno i vegani, dietro un bicchiere di latte o uno spicchio di caciotta, un processo produttivo perverso e cruento non solo è eccessivo, ma è completamente falso.

Confederazione italiana agricoltori – Cuneo