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Biogas, c’è spazio per i piccoli impianti


Aumenta il costo degli incentivi all’energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili non fotovoltaiche, registrato dal contatore del Gse. Secondo gli “Scenari di evoluzione del contatore Fer” il costo indicativo medio raggiunto lo scorso 30 novembre è stato di 5,418 miliardi di euro, con un incremento, destinato a crescere, di soli 76 milioni (in ottobre era a 5,342 miliardi).

L’elaborazione tiene conto per la prima volta degli impianti in posizione utile nelle graduatorie dei registri ai sensi del decreto ministeriale 23 giugno 2016, che però una volta entrati in esercizio, avrebbero un impatto complessivo di oltre 170 milioni di euro sul contatore.

Solo nel prossimo aggiornamento, il contatore terrà conto anche degli esiti delle procedure d’asta, le cui domande hanno saturato quasi tutti i contingenti disponibili. Tuttavia, considerata la previsione di spesa complessiva del Governo (per progetti che beneficeranno degli incentivi con meccanismi di accesso a Registro o Asta è di oltre 435 milioni), l’impatto complessivo sarà inferiore ai 250 milioni di euro, spalmati negli anni in base alla presunta data di entrata in esercizio degli impianti.

Se consideriamo anche il fine vita degli incentivi per i vecchi impianti e il tasso di decadenza del diritto di accesso all’incentivazione (pari al 59% per gli impianti a biogas e biomasse iscritti al III° registro del DM 23/7/2012) è certo che ci sarà ancora spazio per realizzare piccoli impianti a fonte rinnovabile con accesso diretto ai meccanismi incentivanti, previsti dal Decreto ministeriale 23 giugno 2016, che entreranno in esercizio entro il 31 dicembre del 2017.

Un buona notizia che rassicura le imprese agricole che stanno sviluppando i progetti integrati ai bandi dei Psr e che mirano a realizzare piccoli impianti integrati alla scala aziendale, come gli impianti di biogas di potenza inferiore ai 100 kW o a biomassa di potenza inferiore ai 200 kW, o semplicemente degli adeguamenti di vecchi impianti con piccoli potenziamenti.

(Fonte: Coldiretti)