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Bioenergia, i prezzi minimi vanno salvaguardati


“E’ indispensabile evitare, anche alla luce dei nuovi obiettivi al 2030 in materia di clima ed energia in corso di definizione da parte dell’Unione europea, di destabilizzare un settore come quello dell’energia rinnovabile che, negli ultimi anni,, ha contribuito a produrre reddito e a dare occupazione in una congiuntura economica difficile per il Paese”.
E’ il commento di Confagricoltura all’approvazione da parte della Camera del disegno di legge di conversione del decreto legge 145/2013 (Destinazione Italia), che passa ora all’esame del Senato. Confagricoltura, in particolare, stigmatizza la decisione di eliminare nel testo normativo uno strumento di salvaguardia come il sistema dei prezzi minimi garantiti nell’ambito del ritiro dedicato per i produttori di energia elettrica. Ciò inciderà pesantemente sui conti economici delle imprese agroenergetiche, senza contare che è prevista anche una rimodulazione al ribasso degli incentivi per tutto il comparto delle rinnovabili. In questo modo, ad avviso di Confagricoltura, si provocano danni non solo agli sviluppi futuri delle rinnovabili, ma anche agli impianti già in produzione nel settore agroenergetico, in contrasto con le finalità di una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle imprese agricole, ma anche del Paese. Confagricoltura auspica quindi che il Senato intervenga prontamente, eliminando le modifiche introdotte.