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Assicurazioni, il sistema in Piemonte va sbloccato


I sempre più frequenti eventi atmosferici eccezionali ed imprevedibili aprono la strada ad alcuni necessari ragionamenti sul ritardo dei pagamenti comunitari per la gestione dei rischi.

“Nel 2015 sono stati stanziati, in attuazione del Programma di Sviluppo Rurale nazionale, 250 milioni per i contributi pubblici, ma ad oggi alle aziende agricole ne sono arrivati appena il 24% – sottolinea Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte –; le regole sul calcolo delle rese e sui prezzi sono sempre più penalizzanti per le assicurazioni delle imprese che, nonostante tutto, investono sul miglioramento qualitativo e quantitativo delle varietà e sui prodotti di pregio. Una situazione, come sta facendo giustamente notare Asnacodi nazionale, fatta di regole farraginose ed una elevata burocrazia che porta solo ad effetti negativi e che sta creando disaffezione e diffidenza in uno strumento che, invece, ha sempre consentito di dare risposte concrete agli imprenditori”.

“Occorre sbloccare al più presto i pagamenti riferiti ancora al 2015 e pubblicare immediatamente il bando 2016 affinché le imprese possano presentare la domanda di contributo – afferma il delegato confederale Bruno Rivarossa –; l’obiettivo deve essere quello di mettere a disposizione degli imprenditori che hanno subito i danni le risorse per consentire la tutela dei redditi attraverso strumenti efficaci e procedure snelle, oltre che rapide”.