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Alpi dell’arte dal 20 marzo al 10 settembre


Grazie alla preziosa e continuativa collaborazione con la Regione Autonoma Vallée d’Aoste, per la terza volta, le Alpi e la loro millenaria civiltà si incontrano nel segno della creatività di sette artisti.
Un evento espositivo di rilievo nazionale, in tre luoghi cerniere tra la terra cisalpina, l’Europa e il bacino Mediterraneo: Manta, Marmora, Frabosa Sottana, dunque, diventano per sei mesi crocevia di incontri e confronti delle Alpi e della loro civiltà. Via di scambio e di comunicazione tra i popoli, la montagna alpina ha saputo assumere importanti momenti di vita democratica e creare alte espressioni di valore artistico, che hanno raggiunto l’Europa e le terre oltreoceano.
Esempi significativi sono l’illuminato periodo rinascimentale del Marchesato di Saluzzo con Ludovico II e Margherita di Foix, quando tutta la montagna cuneese e saluzzese e, in particolare, la città di Manta e la valle Maira con il Comune di Marmora, si sono arricchite di opere d’arte di straordinario valore e bellezza, intrise di una visione dell’arte non solo locale ma europea.

MONTAGNE D’ARTE
Il Comune di Frabosa Sottana può vantare l’eccellenza della produzione di marmi che furono usati da cantieri locali per creare opere di notevole prestigio ed imponenza: in particolare, il “Verzino di Frabosa” è presente nelle Chiese torinesi della Gran Madre, della Crocetta, nella Cappella della Sindone, nei Castelli del Valentino e di Racconigi, nel Teatro Regio di Torino, nei palazzi Madama e Lascaris e utilizzato anche per banche, municipi, ospedali, cimiteri ecc.
In tempi più recenti sono da citare la magnifica realizzazione di mobili di grande pregio in perfetto e superbo barocco piemontese e l’opera pittorica di Matteo Olivero in tutta l’area saluzzese, la splendida rinascita della Valle Maira con il recupero di alcune borgate alpine e la riproposta in chiave moderna delle proprie tradizioni e della propria lingua provenzale grazie ad un turismo d’élite amante della natura e della storia e tradizione delle Alpi, lo sviluppo nell’area monregalese delle stazioni di sport invernali grazie alla capacità di catalizzare per decenni un notevole flusso turistico senza dimenticare le proprie radici ed in particolare la propria storia con la nascita del Museo della Montagna di Miroglio e con la conservazione della lingua provenzaleggiante del Kyè.
Negli ultimi decenni sia Manta che Marmora e Frabosa Sottana hanno sempre avuto un forte legame con la civiltà delle Alpi. Oggi, questa continuità è espressa nella rassegna “Alpi dell’arte”, che intende verificare lo “stato dell’arte” delle Alpi ed accoglie e racconta le straordinarie esperienze di sei artisti: Diemoz – mostra personale a Manta, Bertola, Bottan, Ferretti, Ouvrier, Regazzoni, De Siena – mostra collettiva a Marmora e a Frabosa Sottana.
Al centro del percorso ci sono il legno e la pietra, il segno. Espressività artistiche che usano materie povere, che permettono intuitività primitive, capaci di riportare alle origini, all’essenza percettiva più intima e vera, dove le masse grezze vengono modellate da animi semplici, schietti e lontani dai salotti di tendenza e mode passeggere. Si tratta di confrontarsi ed andare alla scoperta di espressioni di marginalità e sensibilità schive, tenaci e gravide di una carica emotiva diretta e di un messaggio artistico distrattamente dimenticato da tante avanguardie d’arte che cercano nell’esotico e nello stravagante mete artistiche difficilmente identificabili.

SETTE ARTISTI IN MOSTRA
La città di Manta nella Chiesa di Santa Maria del Monastero, il Comune di Marmora a Borgata Reineri e il Comune di Frabosa Sottana nella chiesa della Confraternita e all’interno del borgo accoglieranno i sette artisti in mostra. I complessi monumentali di Manta, Marmora e Frabosa Sottana oggi si presentano quali luoghi di straordinaria bellezza e ben si fondono con le schiette espressioni creative di uomini che attraverso la loro sincera sensibilità trasmettono i valori e l’ancestralità più autentica ed intima delle terre del mito: le Alpi.

Dal 20 marzo 2015 al 10 settembre 2015
“I giovani incontrano gli artisti”
La preziosa e inconsueta presenza degli artisti in occasione delle aperture delle rassegne “Alpi dell’arte”, darà modo di proporre, per tutto il periodo, momenti di “Incontri con l’artista”.

La mostra è a ingresso gratuito
Orari
Domenica e festivi: 14,30 – 18,30
Dal lunedì al sabato su prenotazione
Per informazioni
Comune di Manta – Ufficio Turismo e Cultura, tel. 0175.85205 – int. 1
email: ufficioturistico@comunemanta.it
sito: www.comunemanta.it

ANDRE’ GABRIEL IN CONCERTO
André Gabriel ha incominciato a suonare il “galoubet-tambourin” nel 1977. Attualmente, pluripremiato a livello internazionale, è diventato professore di «galoubet-tambourin» e di musica tradizionale al Conservatorio Nazionale Regionale “Pierre Barbizet” di Marsiglia così come al Conservatorio d’Avignon dal 1981. Musicista, tamburino, carillonneur, André Gabrièl si è esibito in numerosi concerti in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. Egli si esibisce, altresì, in recital di galubet-tamburin e pianoforte il cui repertorio è d’ispirazione insieme colta e popolare, classica o contemporanea. Con l’Ensemble dei Tamburinaire di Provenza, egli presenta un repertorio misto di tradizioni popolari e di nuove creazioni. Il suo scopo: far evolvere il repertorio del “galoubet-tambourin” senza l’utilizzo di altri strumenti.
Il suo modo di suonare è distaccato, molto marcato e preciso, utilizza sovente tempi molto più rapidi di quelli indicati..
Musicologo, organologo e esperto di filologia musicale, André Gabrièl è ugualmente un grande collezionista. Oltre alla sua impressionante collezione di “galoubettambourin” (più di 60 tamburini, 60 bacchette, 300 galubets, iconografie, incisioni e sculture), egli è proprietario di più di 2500 strumenti provenienti da tutto il mondo, che presenta regolarmente in esposizioni, completate da conferenze e concerti.
L’originalità di André Gabrièl consiste nel proporre un punto di vista concreto, capace di volta in volta di distrarre, attrarre, far sognare ed edificare. Il suo scopo è quello di elevare il livello di conoscenza delle persone, comunicar loro la sua passione per la musica, donar loro uno spirito critico, sensibilizzarli a sonorità sconosciute… con una lieve vena umoristica, sempre di buon gusto.
Collezionista, musicista virtuoso, musicologo, mago, un provenzale nell’anima; in breve un personaggio davvero unico e straordinario.

DUE APPUNTAMENTI
A Manta, André Gabrièl proporrà due concerti
Suoni e virtuosismi con strumenti unici della tradizione provenzale
Venerdì 20 marzo ore 21.30 – Cascina Aia
Lezione-concerto di André Gabrièl, docente di violino al Conservatorio di Aix-en-Provence e concertista di fama internazionale. Suoni e struggenti melodie provenzali accompagneranno i volteggi musicali del violino di André Gabrièl e dello strumento classico della Provenza il “galubet“ – il flauto a tre buchi – suonato insieme al tamburo provenzale “lou tambourin”.

Per informazioni
Comune di Manta – Ufficio Turismo e Cultura, tel. 0175.85205 – int. 1
email: ufficioturistico@comunemanta.it
sito: www.comunemanta.it

LA DOLCE MUSICA
DELLE DUE PROVENZE
Sabato 21 marzo ore 18.30 – Castello della Manta

In occasione delle Giornate FAI di Primavera, la Sala delle Grottesche del Castello della Manta risuonerà della dolce musica di Provenza grazie a due musicisti d’eccezione, al pianoforte ed al “galubet-tambourin”. Due Gabrièl: una sola lingua, una sola musica.
“Ami, nosti parlà soun tòuti dous rouman / poudén nous dire fraire e nous toucà la man: / toun Po, la miéu Durenço, / na tòuti dous d’un soulét mound, / von abeurà l’un lou Piemoun / e l’autro la Prouvenço”. “Amici, le nostre parlate sono tutte due romanze, possiamo dirci fratelli, il tuo Po e la mia Durenza, nascono dallo stesso monte, vanno a bagnare uno il Piemonte e l’altro la Provenza” (Frederì Mistral Premio Nobel letteratura in lingua provenzale).
La dolce musica delle “due Provenze” condurrà alla riscoperta del fascino e dell’atmosfera di alto profilo artistico del Castello della Manta in quella splendida esperienza culturale nata grazie all’illuminata politica dei Marchesi di Saluzzo tra Quattrocento e Cinquecento. La cultura e la lingua provenzale che ancor oggi si scoprono nei carteggi degli affreschi del Castello della Manta sono alla base della nascita e sviluppo delle maggiori letterature moderne.
Proprio alla Manta un musicista d’eccezione quale André Gabriel coadiuvato al pianoforte da un altro musicista provenzale alpino (anche lui di nome Gabrièl) si esibiranno nello straordinario Salone delle Grottesche. I suoni e le struggenti melodie provenzali, medioevali e rinascimentali, accompagneranno i volteggi musicali del violino di André Gabrièl e dello strumento classico della Provenza il “galubet“ – il flauto a tre buchi – suonato insieme al tamburo provenzale “lou tambourin”.

A seguire visita guidata e brindisi finale.
Contributo di partecipazione a partire da € 8,00.
Prenotazione consigliata, fino a esaurimento posti

Per informazioni e prenotazioni
FAI Castello della Manta
Tel./fax 0175 87822 email: faimanta@fondoambiente.it www.fondoambiente.it