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Allevamenti cani, ecco quali sono le condizioni per farli rientrare nell’attività dell’impresa agricola


L’allevamento, di norma, è considerata un’attività agricola, salvo casi particolari. Basti pensare, ad esempio, ad un’attività di allevamento di bovini, che è strettamente connessa a quella di coltivazione, per poter ricavare il nutrimento per gli animali.

In realtà, però, con il tempo si sono sviluppate, via via, forme di allevamento sempre più ricercate e particolari. Tanto per citare alcuni esempi, basti pensare all’elicicoltura o all’allevamento cinofilo. Ed è proprio su quest’ultimo che ci si vuole soffermare per un momento.

A primo acchito, infatti, parrebbe più complesso ravvisare un collegamento tra l’allevamento di cani e l’attività agricola. Di contro, però, non si può ignorare come, nel tempo, l’allevamento cinofilo abbia assunto una sempre maggiore importanza, specie se si valuta il collegato discorso di allevamento di determinate tipologie di cani selezionate e considerate di pregio. Inoltre, storicamente, il cane ha rivestito un certo ruolo nell’ambito aziendale agricolo, in quanto animale da guardia.

Il legislatore, al fine di far rientrare l’esercente l’attività di allevamento cani nell’ambito degli imprenditori agricoli, richiede, tra il resto, che vengano rispettati due parametri fondamentali:

  • Innanzitutto, i redditi derivanti dall’attività agricola devono essere prevalenti rispetto ai redditi derivanti da altre attività economiche eventualmente esercitate.
  • In secondo luogo, l’imprenditore agricolo deve essere in possesso di almeno 5 fattrici e devono venire generati almeno 30 cuccioli all’anno.

Nel rispetto, dunque, di alcuni paletti che il legislatore impone, onde evitare di annoverare tra gli imprenditori agricoli anche figure che, di fatto, non lo sono, l’attività cinofila può rientrare a pieno titolo nell’ambito dell’agricoltura.

Una volta, quindi, stabilito se l’attività cinofila in questione sia di tipo agricolo o meno, ecco che si possono aprire le porte a differenti scenari in termini di conteggio delle imposte.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)