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Agrion: “Vogliamo fornire agli agricoltori biologici nuovi strumenti di valutazione su prodotti e tecniche di coltivazione”


È una delle sfide del futuro e Agrion non poteva mancare nel dare supporto ai vignaioli che decidono di coltivare seguendo le tecniche dell’agricoltura biologica.

Ecco dunque che dalla campagna 2018 partiranno alcune prove sperimentali per testare prodotti alternativi per la difesa del vigneto o da affiancare ai classici rame e zolfo, per limitare l’impiego di questi ultimi. Parallelamente si avvieranno prove dimostrative di gestione del suolo, volte ad aumentare la sostanza organica e a migliorare la struttura e la fertilità dei terreni viticoli, da questo punto di vista sempre più poveri.

Per quanto riguarda le sperimentazioni di difesa biologica del vigneto si metteranno a punto alcune prove parcellari con diverse ripetizioni, in diversi areali viticoli piemontesi, in Alto Monferrato per la difesa dall’oidio e nelle Langhe per la difesa dalla peronospora. Ogni prova verrà suddivisa in 6-8 tesi sperimentali, che prevedono ciascuna diversi impieghi per la difesa della vite.

Per quanto riguarda le prove di gestione del suolo, si valuterà l’impatto sulla sostanza organica e sulla struttura dei terreni che possono avere le diverse tecniche di inerbimento e si confronteranno diverse miscele di essenze vegetali per valutare quelle che meglio si adattano ai differenti tipi di terreno.

“La sfida del biologico è sempre più di attualità – commenta il presidente di Agrion, Giacomo Ballari – e Agrion si propone di diventare un punto di riferimento importante per i vignaioli piemontesi, e non solo, che vogliono avvicinarsi al biologico. Nel 2018 partiremo con le prime sperimentazioni limitate, ma l’obiettivo è quello di aumentare l’impegno e il numero delle prove nel corso degli anni, sempre attenti alle richieste che possono arrivare dal mondo viticolo. Con questa nuova iniziativa confermiamo ancora l’impegno di Agrion per una agricoltura sempre più sostenibile, al passo con i tempi, in grado di coniugare le richieste dei consumatori con le esigenze degli agricoltori. In questi ultimi anni abbiamo infatti assistito a un interesse crescente verso i metodi di coltivazione biologici, in particolare nell’ambito viticolo. L’interesse da parte del consumatore ha spinto molte aziende agricole a buttarsi nell’avventura e molte aziende produttrici di fitofarmaci ad investire nella ricerca e nella commercializzazione di nuovi preparati per la difesa del vigneto. Molti di questi prodotti talvolta si sono poi rivelati inefficaci, causando perdite di tempo e di denaro. Appare dunque evidente la mancanza in Piemonte di una struttura in grado di testare in modo scientifico e rigoroso i nuovi preparati, in modo da fornire ai viticoltori interessati risposte chiare e corrette sull’efficacia di fitofarmaci o induttori di resistenza alle malattie. Ecco perché Agrion ha colto questo bisogno e si propone ancora una volta al servizio degli agricoltori piemontesi.”