Sezioni


Agrinsieme, i primi passi del nuovo “sindacato”


“Agrinsieme”, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane, che a sua volta comprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare, presenta la propria “Agenda”.
MODELLO COPA-COGECA
Il modello organizzativo è quello del Copa-Cogeca, il momento di raccordo europeo tra tutte le Organizzazioni del settore agricolo e cooperativo dei Paesi della Ue, che è interlocutore unitario della Commissione di Bruxelles e del Parlamento di Strasburgo. “Agrinsieme – hanno ribadito Politi, Guidi, Bonfiglio, Gardini e Luppi, i cinque presidenti dei sindacati fondatori – rappresenta un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che spesso hanno caratterizzato il mondo agricolo ed è portatore di un nuovo modello di rappresentanza. Il coordinamento integra, infatti, storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro. Agrinsieme rappresenta, pertanto, un reale valore aggiunto rispetto a quanto le singole Organizzazioni hanno realizzato e continueranno a realizzare autonomamente”.
QUATTRO PUNTI
Agrinsieme lavorerà per la diffusione di strumenti di collaborazione tra imprese agricole e tra i diversi soggetti della filiera agroalimentare, agroindustriale e della distribuzione. Il programma economico – in corso di stesura a iniziare dai settori dei cereali, del pomodoro, degli agrumi e della zootecnia – partirà su diverse aree territoriali ed anche sulla base della progettazione che le stesse imprese stanno prefigurando attraverso iniziative di rete e di aggregazione. La strategia sindacale coordinata di Agrinsieme avrà una ricaduta anche sulle politiche locali e settoriali, dal momento che si realizzeranno coordinamenti territoriali e per singole filiere produttive. E’ stato definito un primo programma di lavoro in quattro punti:
1) politiche di rafforzamento dell’impresa per favorire l’aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato, rilanciare la ricerca e le politiche di supporto al trasferimento dell’innovazione, sostenere il ricambio generazionale, definire strumenti per il credito, puntando anche su politiche innovative relative a strumenti assicurativi e fondi mutualistici;
2) sistematica azione di semplificazione burocratica, diretta a ottenere il riordino degli enti e delle tecnostrutture operative, la semplificazione del meccanismo Agea e la revisione del sistema Sin, l’unificazione di competenze, sia in ambito nazionale sia regionale, per ridurre gli interlocutori amministrativi delle imprese;
3) politiche di corretta gestione delle risorse naturali (suolo ed acqua), per coniugare produttività e sostenibilità, valorizzare il ruolo delle aziende agricole, anche nel campo dei servizi eco-ambientali, sviluppare agroenergie rinnovabili (biomasse) e nuove opportunità della “chimica verde”;
4) aggiornamento del quadro normativo di riferimento a livello europeo (nuova Pac), nazionale (regole lavoristiche, fiscali e societarie, della sicurezza, di regolamentazione dei prodotti) e regionale (indirizzi unitari per colmare le differenze normative territoriali, quando ingiustificate). Agrinsieme rappresenta oltre 900 mila aziende agricole che gestiscono circa 9 milioni di ettari, con più di 700 mila dipendenti, 5.100 cooperative con 94 mila occupati, oltre il 30% del valore dell’agroalimentare italiano, che assomma in totale a 250 miliardi di euro.