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Agrinsieme: “Giù le mani dal Ministero agricolo”


La crisi di governo interessa anche l’agricoltura. Un settore che in questi anni ha pagato l’assenza di una reale ed efficace politica. Non c’è stata una strategia mirata. E’ venuto meno un disegno organico che coinvolgesse tutto il sistema agricolo-alimentare. Si è pensato unicamente al contingente, a superare quella o quell’altra emergenza.
Dichiara il presidente della Cia Giuseppe Politi nella sua veste di responsabile nazionale di Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane: “Le aziende agricole italiane, pur dimostrando grande vitalità, sono in evidente affanno e perdono in termini di competitività. Oltretutto, c’è un tentativo a livello parlamentare di sopprimere il ministero delle Politiche agricole. Un’iniziativa che non condividiamo nella maniera più assoluta. Come Agrinsieme sosteniamo la contrarietà alla cancellazione del dicastero che, al contrario, deve essere adeguato ai grandi cambiamenti, allargandone, quindi, le competenze. Per questo abbiamo sostenuto l’esigenza di dare vita ad un dicastero per lo Sviluppo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare, in grado di promuovere strategie agroindustriali e sanitarie, con una visione anche internazionale del comparto.
La proposta avanzata da Agrinsieme è dettata dal fatto che l’agricoltura, proprio per i valori economici, produttivi e sociali che rappresenta, non trova più corrispondenza nell’attuale configurazione del ministero delle Politiche agricole che va, di conseguenza, messo nelle condizioni di rispondere alle sfide che i nuovi scenari propongono. Quello che si chiede è un cambio di marcia nella politica agroalimentare per contribuire alla crescita del nostro Paese e alla valorizzazione del “made in Italy”. E’, dunque, importante ripensare al ruolo e ai compiti del ministero delle Politiche agricole, che abbia nuove specifiche competenze e si occupi seriamente delle imprese e dei loro problemi. Una svolta di cui il settore nel suo complesso (agricoltura, industria di trasformazione e dei mezzi tecnici, cooperazione e distribuzione) ha un’impellente esigenza”.

(nella foto: Giuseppe Politi)