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“Agricoltori, non create imprese ai soli fini di rincorrere i contributi pubblici”


«Nel passaggio generazionale le scelte vanno fatte pensando all’impresa, senza perdere di vista la necessità di garantirne la gestione. Se i figli del proprietario di una cascina che decide di passare la mano sono agricoltori, allora conviene fare una società e distribuire le quote. Quando non tutti i figli fanno il mestiere del padre, occorrerà invece trovare altre soluzioni, valutando caso per caso».

Gianpaolo Tosoni, fra i più noti commercialisti esperti di fiscalità in ambito agricolo, non ha deluso le aspettative dei duecento colleghi, imprenditori e operatori del settore, intervenuti al convegno regionale dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ugdcec), organizzato venerdì scorso alla Tenuta Fontanafredda di Serralunga d’Alba dalla Ugdcec di Cuneo, presieduta da Marianna Cugnasco.

Tosoni e il notaio Ivo Grosso di Cuneo hanno passato in rassegna le migliori opzioni possibili nell’assistenza giuridica, fiscale e amministrativa alle imprese agricole che si trovano ad affrontare il delicato passaggio del testimone aziendale, dalla donazione alla cessione, attraverso tutta una serie di variabili da valutare molto attentamente nelle diverse e specifiche realtà.

«La prima regola – ha ammonito Tosoni – è di non creare imprese ai soli fini di rincorrere i contributi pubblici. Bisogna fare atti che rappresentino la verità, i notai a volte sono poco propensi alle donazioni per non esporre i clienti a possibili impugnazioni, ma il tempo che il padre vende l’azienda al figlio (che, di fatto, non la pagherà mai) per versare solo l’uno per cento delle imposte, è finito. Il trasferimento aziendale è un problema complesso, ma le soluzioni ci sono, anche alla luce della nuova normativa sull’imposta di Registro».

Un contesto nel quale, avvertiva Tosoni, “il ruolo e la professionalità del commercialista sono fondamentali, senza escludere i sindacati agricoli e le associazioni di categoria”.

Sull’altro tema della giornata, l’utilizzo della rete d’impresa in agricoltura, dalla produzione alla commercializzazione, si è svolta una tavola rotonda presieduta dal deputato Mino Taricco, con gli esperti fiscali Danilo De Lellis (Cia), Domenico Buono (Coldiretti), Maria Cristina D’Arienzo (Confagricoltura) e Fabio Sansalvatore (Centro studi Ungdcec). Moderatrice dell’incontro, la giornalista Annamaria Capparelli.