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Agricoltori, commercialisti e sindacati venerdì 10 novembre a Fontanafredda


“Le sfide in agricoltura: perché unirsi in rete” è il titolo del convegno che l’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ugdcec) di Cuneo ha organizzato venerdì 10 novembre 2017 alla Tenuta Fontanafredda di Serralunga d’Alba, chiamando a raccolta imprenditori agricoli, istituzioni amministrative, associazioni di categoria e professionisti del settore per confrontarsi sul delicato tema delle consulenze agricole, dando seguito all’attività iniziata con la costituzione della nuova Commissione di studio nazionale sull’Agricoltura, nata da un input della stessa Unione di Cuneo.

TAVOLA ROTONDA

L’appuntamento verrà introdotto alle 10,30 dall’intervento degli organizzatori, a cui farà seguito, alle 11, la tavola rotonda sull’utilizzo della rete d’impresa in agricoltura, dalla produzione alla commercializzazione, con la partecipazione di Andrea Olivero (viceministro alle Politiche agricole), Massimo Bagnoli (Confederazione italiana agricoltori), Domenico Buono (Coldiretti), Maria Cristina D’Arienzo (Confagricoltura) e Fabio Sansalvadore (Fondazione Centro studi dell’UNGDEC), moderatore Annamaria Capparelli (Il Sole 24 Ore).

STRUMENTI AGGREGATIVI

«L’obiettivo della prima parte del convegno – osserva Marianna Cugnasco, presidente dell’l’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Cuneo – è portare a conoscenza degli operatori l’importanza di alcuni strumenti aggregativi previsti dal legislatore ed adattabili al mondo agricolo, quali le reti di impresa, che potrebbero risultare vincenti per affrontare le insidie del mercato ed altresì per commercializzare prodotti di nicchia quali, ad esempio, quelli certificati bio, attualmente in forte crescita».

SPECIFICHE COMPETENZE

«La tavola rotonda – prosegue Marianna Cugnasco – può anche fungere da spunto per comprendere e fare comprendere che, soprattutto nel mondo agricolo, la figura del commercialista e la presenza dell’associazione di categoria non sono e non devono essere in concorrenza tra di loro, bensì, grazie alle proprie specifiche competenze, possono lavorare in stretta sinergia per poter favorire l’equilibrio e la consapevole crescita delle aziende. Per questo abbiamo deciso di aprire la partecipazione a questo momento formativo anche agli imprenditori agricoli, perché riteniamo importante che siano informati adeguatamente sulle nuove possibilità di sviluppo delle attività e sull’aiuto che professionisti e associazioni possono dare loro in questa fase».