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Acconto imposte entro il 30 novembre, ecco come funziona e chi deve pagare


Il conteggio delle imposte sui redditi per le aziende agricole (con riferimento a ditte individuali e società semplici) viene effettuato, generalmente, in sede di redazione della dichiarazione dei redditi. A fare da padrone, sebbene non siano le uniche, sono due tipologie di imposte: Irpef ed IRAP. Il versamento delle medesime, ove dovute, avviene in due momenti: dapprima si pagano il saldo dell’anno precedente ed il primo acconto per l’anno in corso, poi si paga il secondo acconto per l’anno in corso.

Il saldo dell’anno precedente ed il primo acconto avevano scadenza, quest’anno, al 30 giugno, con possibilità di versare entro il 30 luglio con una lieve maggiorazione dello 0,4%.

Il versamento del secondo acconto, invece, ha scadenza fissata al 30 novembre, pertanto mancano pochi giorni.

Gli acconti vengono, generalmente, calcolati su base storica, pertanto prendendo come riferimento l’imposta dovuta per l’anno precedente. È, altresì, ammissibile utilizzare metodi previsionali.

Inoltre, esiste una soglia minima di versamento per quanto concerne gli acconti Irpef. Infatti, se l’acconto dovuto è inferiore a 257,52 euro, esso viene versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre, mentre viene suddiviso in due tranche, giugno (o luglio) e novembre, se esso supera tale limite.

L’acconto imposte la cui scadenza si sta avvicinando viene versato, come di consueto, mediante Modello F24, prestando attenzione alle normative in tema di compensazione totale e parziale e di canali da utilizzarsi a seconda della tipologia di contribuente.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)