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Cantine cooperative piemontesi protagoniste a Milano il 26 e 27 novembre


E’ tempo di premi, di riconoscimenti e… di grandi vini!

In attesa dell’appuntamento del 25 e 26 novembre a Milano, con Vi.Vite al Museo della Scienza, con i vini cooperativi dell’Alleanza Cooperative Italiane, il Piemonte mette in prima linea le eccellenze vitivinicole di casa.

Sono infatti tante le cantine cooperative che hanno avuto, in questi ultimi mesi, prestigiosi riconoscimenti da parte di guide, assaggiatori, festival, fiere e molto altro, distinguendosi per l’alto livello qualitativo dei propri prodotti.

La cooperazione esprime sul territorio regionale la maggior parte della produzione vitivinicola e le cantine cooperative rappresentano un fulcro fondamentale nel panorama regionale e nazionale.

Parlano per loro i risultati che hanno raggiunto.

Cerchiamo di conoscere insieme queste cantine cooperative: Terre del Barolo, Viticoltori associati Vinchio – Vaglio Serra, Produttori di Govone, Tre Secoli, Barbera Sei Castelli, Vignaioli del Tortonese, Cantina della Serra, La Maranzana, Produttori del Barbaresco, Clavesana, Terre Nostre, Cantine del Nebbiolo.

Partiamo da Terre del Barolo, cooperativa nata nel 1958 tra le vigne che danno origine al Barolo. 300 soci che vivono la terra, la coltivano e la nutrono per dar vita ad un miracolo che vede nella vendemmia l’esaltazione di uno dei vini più premiati al mondo. Le uve e il vino di Terre del Barolo sono diventate un simbolo di italianità e la cantina un punto di riferimento culturale.

Viticoltori Associati Vinchio – Vaglio Serra, cooperativa costituita nel 1959 da 19 viticoltori che oggi conta 185 soci conferenti, proprietari e conduttori di ben 420 ettari di vigneti. Queste vigne si estendono tra le colline dell’Alto Monferrato, caratterizzate da terreni con pendii molto ripidi, che rendono la viticoltura faticosa. L’unione di lavoro e passione permette all’uva di esprimersi nel modo migliore e diventare così un grande vino.

Cantina Tre Secoli, nata dall’unione di due grandi cooperative vitivinicole piemontesi, Cantina Sociale di Mombaruzzo e Cantina Sociale di Ricaldone. Tre Secoli si è accreditata come maggior produttore vitivinicolo piemontese di vini prestigiosi e importanti per il panorama vitivinicolo italiano come il Moscato d’Asti, il Brachetto d’Acqui e la Barbera d’Asti, tutti a denominazione d’origine controllata e garantita, la più alta e rigorosa indicazione d’origine italiana.

Cantina Sociale Barbera Sei Castelli, una delle maggiori cooperative del settore vitivinicolo in Piemonte. I numeri confermano il primato della Cantina: oltre mezzo secolo di attività, 317 soci vignaioli che coltivano 640 ettari di vigneto. Ha cantine e vigneti nel cuore della zona della Barbera d’Asti docg, di cui è il maggiore produttore.

Vignaioli del Tortonese nasce dall’intraprendenza di 38 viticoltori, proprietari di aziende di media e grande dimensione della zona, che decidono di unire le forze per impedire l’estinzione di una delle più antiche tradizioni del tortonese, l’arte di fare vino. Ad oggi sono circa 250 i soci che coltivano 330 ettari di vigneti da cui nascono vini che per il 90% sono a denominazione di origine controllata.

Cantina della Serra nasce nel 1953 e oggi conta circa 250 soci, la superficie totale vitata coltivata è di 160 ettari di cui 110 iscritti all’albo vigneti DOCG-DOC Erbaluce e Canavese. All’Erbaluce si aggiungono Nebbiolo e Barbera grazie ai quali la cantina produce oltre 30 etichette diverse.

La Maranzana, nata alla fine degli anni ’50, oggi è una realtà che vinifica 40mila quintali di uve provenienti dai 450 ettari di vigneto di proprietà dei soci. La conformazione del territorio, il servizio offerto all’agricoltore nel vigneto ed una moderna attrezzatura di cantina sono la garanzia della qualità dei vini prodotti.

Produttori del Barbaresco, fondata nel 1958, conta 50 famiglie che lavorano i preziosi vigneti di Nebbiolo per produrre i migliori grappoli. I frutti di questo lavoro sono trasformati nel vino Barbaresco: ogni bicchiere di questo vino porta in sé una straordinaria storia di uomini e donne fatta di tradizione, fatica ed orgoglio. Giorno dopo giorno, generazione dopo generazione: un solo vitigno, un solo vino ma l’eccellenza nella semplicità.

Dal 1959 Clavesana è Dolcetto. Da quel 1959 ad oggi oltre duemila famiglie di viticoltori hanno trovato un campo comune vitale, 1400 le giornate nelle Langhe, nella Côte d’Or italiana, nelle mani di contadini che coltivano Dolcetto per il 90% della superficie totale. Clavesana è il primo coltivatore di Dolcetto su terra.

La Cantina Produttori di Govone viene fondata nel 1957, conta oggi 250 soci viticoltori provenienti da diverse aree del Piemonte: Alba, Asti, Roero, Langhe, Monferrato. I dati della produzione e della realtà della cantina restituiscono il senso della crescita di questi anni: 295 ettari di vigneto per una produzione globale di 2 milioni di litri di vino. La cantina è un insieme di tradizione e innovazione, con una grande attenzione alla qualità del prodotto offerto ai consumatori.

Cantina Terre Nostre è stata fondata nel 1961 da 31 viticoltori. Oggi può contare 200 soci coltivatori che operano nei comuni di Cassano Belbo e comuni limitrofi per un totale di 450 ettari di superficie vitata. La Cantina ha ricercato negli anni il costante miglioramento e la valorizzazione dei propri prodotti vitivinicoli con più dell’85% delle uve DOC e DOCG di diverse tipologie, ma tutte tipiche dell’area piemontese e in particolare delle Langhe.

Concludiamo con Cantina del Nebbiolo, composta da 175 soci viticoltori che curano e coltivano 235 ettari di vigneti di varietà barbera, nebbiolo, dolcetto, arneis, favorita, brachetto, bonarda e freisa. I soleggiati vigneti di provenienza, coltivati secondo tradizione, garantiscono al prodotto eccellenti qualità organolettiche. La cura del vigneto rappresenta il punto di forza della qualità dell’uva e del prodotto finale di Cantina del Nebbiolo.